L’ editoriale di Auriemma: “Napoli, nella tua corsa al bomber non dimenticare il colombiano”
Così la pensa il collega Auriemma:
“Avanti il prossimo in un elenco che vede due battistrada in fuga, Leonardo Pavoletti e Simone Zaza. E dietro di loro una miriade di attaccanti possibili o diversamente inarrivabili, con il mercato setacciato da Giuntoli in lungo e in largo. Non sarà facile prendere ciò di cui oggi non si può fare a meno e che era chiaro servisse fin dalla scorsa estate. Eppure il Napoli sta promettendo pure la luna a club ed agenti per strappare il fatidico sì sull’altare di una necessità diventata emergenza dallo scorso 8 ottobre. Die horribilis col crac al ginocchio di Milik, allorquando il buio calò su di una squadra apparsa fin troppo bella, rispetto alle infauste premesse partorite dal sofferto addio di Higuain. Tre sconfitte, 2 pareggi e 2 sole vittorie, col conseguente crollo dal primo al sesto posto in serie A e la necessità di non commettere più errori per non compromettere una qualificazione agli ottavi di Champions che sembrava essere certa dopo soli 2 turni nel girone: il contraccolpo per il forfait del bomber polacco ha provocato nel Napoli un improvviso ed inarrestabile senso di smarrimento. E allora, avanti il prossimo, in quella corsa per la ricerca di un bomber che permetta al Napoli non di ritrovare la via del gol, bensì una precisione apparsa fin troppo difettosa nelle ultime 7 gare. Ma si può andare oltre Zaza e Pavoletti? Sì, correndo il rischio di giocare un’altra scommessa sul tavolo di un campionato che, proprio adesso, reclama dal Napoli solo certezze. Isak, Keita, Bailey, Dolberg, Mitrovic sono tutti ragazzi di cui si profetizza un futuro luminoso, e se qualcuno di loro è già capace di abbagliare, non è possibile averlo a gennaio. Pavoletti e Zaza, non oltre, con il rischio di farsi portare a spasso per tutto il mese di gennaio ed arrivare al gran finale con la prospettiva che, invece del bomber, ci si possa trovare con un pugno di mosche tra le mani. Per il Napoli sarà giusto imporsi e chiedere la disponibilità immediata di ciò che è richiesto, fin dal 3 gennaio, altrimenti si passi oltre, alla soluzione successiva. C’è? Potrebbe esserci, guardando proprio in casa della prossima avversaria. A Udine gioca da un anno e mezzo Zapata, arrivato in prestito oneroso proprio dal Napoli il 22 luglio 2015. Affidarsi al bomber colombiano non sarebbe totalmente una scommessa e nemmeno una certezza che, quella, non te la può dare nemmeno il calciatore più celebrato. Zapata è ancora giovane (25 anni), piace ai tifosi che lo votano nei sondaggi, ha esperienza nel campionato italiano e pure nel Napoli che lo acquistò dall’Estudiantes in quel lontano agosto 2013. Puntare su di lui ora aspettando che Milik torni: mai come adesso nessuno potrebbe insidiargli il ruolo di attaccante titolare nel Napoli”.
Fonte: Corriere dello Sport