Carpi-Avellino 1-1, Lasagna risponde ad Ardemagni
Carpi-Avellino 1-1
CARPI (4-3-3): Colombi 6,5; Sabbione 5,5 (36′ st Comi sv), Gagliolo 6, Romagnoli 6,5, Letizia 6; Pasciuti 6,5, Crimi 5,5 (18′ st Bifulco 6), Bianco 6; Mbaye 6, Di Gaudio 7,5; Lasagna 6. A disp. Rausa, Struna, Catellani, Poli, Lollo, De Marchi. All.: Castori 6,5.
Falli commessi: 11
Fuorigioco fatti: 2
AVELLINO (4-4-2): Radunovic 7; Diallo 6, Perrotta 6, Migliorini 5, Gonzalez 5,5; Asmah 5 (36′ st Donkor sv), Omeonga 6,5, Paghera 6,5, Belloni 5,5 (1′ st Soumare 6); Mokulu 7, Ardemagni 6,5 (34′ st Lasik sv). A disp. Offredi, Verde, Castaldo, Crecco, Bidaoui. All.: Toscano 6,5.
Falli commessi: 14
Fuorigioco fatti: 1
ARBITRO: Mainardi di Bergamo 5
Guardalinee: Muto e Sechi
Quarto uomo: Ghersini
MARCATORI: 6′ st Ardemagni (A, rig.), 8′ st Lasagna (C).
ESPULSO: Migliorini al 35′ st per somma di ammonizioni.
AMMONITI: Crimi, Perrotta, Sabbione, Ardemagni, Gonzalez, Radunavic, Bianco, tutti per gioco scorretto
NOTE: Presenti 2.010 paganti per un incasso di 8524,80 €; Abbonati 760, per una quota di 10369,29 €. Angoli, 6-2 per il Carpi, rec: 2′ pt, 3′ st.
Tutto in due minuti, si potrebbe dire. Sì perché al 6′ della ripresa Ardemagni aveva segnato la rete del vantaggio irpino, nonché dell'”ex”, battendo Colombi dal dischetto, per un rigore concesso a seguito di un ingenuo atterramento ai suoi danni da parte di Sabbione. E perché all’8′ bomber Lasagna aveva riportato il discorso in parità, finalizzando una bella manovra corale dei padroni di casa, nata da una punizione del solito Pasciuti sulla quale Romagnoli si inventava assist-man per la botta finale dell’attaccante mantovano, che fissava il punteggio sull’1-1 fino al triplice fischio.
cronaca. Carpi-Avellino è stata una partita avvincente, ben giocata, equilibrata nel primo tempo, quando tutte e due le formazioni hanno cercato il punto, viceversa molto più indirizzata verso la sponda biancorossa nella ripresa e condita da una discutibile direzione di gara. Molti di questi episodi sono stati propiziati da un Di Gaudio in stato di grazia al quale è mancata soltanto la rete, ma che ha fatto letteralmente impazzire
la retroguardia dei campani a cominciare dall’11’ del primo tempo quando dopo avere dribblato il mondo sulla sinistra, ha servito un pallone di platino a Bianco che lo ha malamente sprecato. O quando, sei minuti più tardi, si è ripetuto da uomo assist con Lasagna, che ha chiuso male il sinistro calciando fuori. L’Avellino non ha recitato però il ruolo di comparsa, anzi: al 20′ la squadra di Toscano sarebbe potuta passare in vantaggio se solo Asmah avesse sfruttato meglio un perfetto cross di Paghera così come al 35′ lo stesso ventenne ghanese si era mangiato un gol calciando sull’esterno della rete.
l’espulsione. Ripresa altrettanto interessante: a parte i primi due episodi che hanno coinciso con le due marcature già descritte, la prima mezz’ora ha visto in campo un Carpi scatenato che con Bianco, Lasagna e soprattutto il neo entrato Bifulco ha sfiorato concretamente la rete del sorpasso. Poi è arrivata la girandola di cambi, classica insieme ad un rosso evitabile a Migliorini. Il Carpi non ha sfruttato a dovere la superiorità numerica avuta per una decina di minuti, più recupero e sul finale è apparso un po’ stanco: Pasciuti ci ha provato su punizione, sfiorando il montante, Di Gaudio (che al 32′ ha protestato per un contatto molto sospetto in area, sul quale l’arbitro Mainardi ha deciso di sorvolare) addirittura di tacco, invano. Così è finita uno pari fra Carpi e Avellino, ma solo al termine di novanta minuti di grande interesse.
Corriere dello Sport