LEONE KOULIBALY: «La Champions? Un sogno che ho sin da bambino. Il Napoli si riprenderà”
Il difensore senegalese: "Dobbiamo gestire al meglio le forze nelle prossime settimane"
Sarà l’aria di casa, sarà che quando indossa la maglia del Senegal si ritempra e affila gli artigli, fatto sta che Kalidou Koulibaly ha fatto sentire il suo ruggito fino a Napoli da buon leone della Teranga: «Con il club siamo in grande difficoltà, è vero, ma siamo forti: e risorgeremo presto».
IL SEGNALE. E allora, la carica di Kalidou. Un leone senegalese d’estrazione francese che, nonostante l’impellente impegno con la propria Nazionale, di scena oggi con i padroni di casa del Sudafrica nella seconda partita valida per le qualificazioni al Mondiale di Russia 2018, ha comunque trovato lo spazio e il modo di lanciare un segnale ai colleghi del Napoli. Al club e al popolo azzurro: preoccupato, sì, dall’andamento della squadra nelle ultime sette partite tra campionato e coppa, ma comunque fiducioso di risalire la china in classifica e di proseguire l’avventura internazionale. «La Champions è sempre stata il mio sogno da bambino», Koulibaly lo definisce così. E, si sa: mai privare i bimbi dei propri sogni.
RISORGEREMO PRESTO. Al di là di tutto, passato e futuro, c’è però anche una realtà. Un presente che non è passato inosservato ovunque, Senegal compreso, e che non può essere sottovalutato: il Napoli è reduce da un periodo decisamente complesso. Una sfilza di risultati non proprio positivi sia in campionato sia in coppa che stuzzica anche la curiosità dei media africani. Koulibaly spiega: «Se la Nazionale può farmi bene? Beh, bisogna separare le due cose: in questi giorni indosso la maglia del Senegal e sono felice, mi sento sempre molto bene quando sono con i miei fratelli e sono del tutto concentrato sulla partita che dovremo giocare con il Sudafrica». Oggi a Polokwane, proprio così: però il Napoli l’aspetta. «E’ vero che in questo momento siamo in grande difficoltà, però non sono preoccupato perché so che abbiamo una buona squadra. Ci sarà una rapida scossa: ci riprenderemo e ci rialzeremo presto».
LA GESTIONE. Una vera e propria iniezione di fiducia, insomma. Nonché un ottimo viatico in vista del prossimo, decisivo ciclo che attende la squadra fino a Natale: il campionato e la rincorsa alla Juve da affrontare senza Milik, certo, ma soprattutto la Champions a cominciare dalla partita in programma mercoledì 23 novembre al San Paolo con la Dinamo Kiev. Un crocevia fondamentale. Una tappa obbligata da vincere per afferrare gli ottavi con una presa salda e sicura. «D’ora in poi dovremo gestire al meglio le forze e le energie per centrare un risultato che manca da quattro anni». L’ultima volta risale all’era Mazzarri, stagione 2011-2012.
IO E KEITA. Altro aspetto decisamente importante, una volta conclusa l’esperienza con la Nazionale, sarà ritrovare al volo l’intesa con Albiol. Al rientro dopo un’assenza lunga e dolorosa per la fase difensiva e la tenuta della squadra, sin dalla trasferta di Udine. La prima partita dopo la sosta: «Con Sarri sono migliorato tanto: è un maniaco della tattica e organizza sessioni specifiche per il lavoro della difesa». Di tempo per pensare al Napoli, comunque, ce n’è in abbondanza: ora i pensieri sono interamente dedicati alla partita di oggi con il Sudafrica. Davanti a quasi cinquantamila spettatori: «Sarà difficile, certo, ma segnando un gol faremo calmare tutti. Speriamo di riuscirci in fretta: siamo in grado di vincere». A dare una mano al gruppo è arrivato anche Keita Balde, il talento della Lazio che tra l’altro Koulibaly ha affrontato al San Paolo in occasione dell’ultima di campionato prima della sosta. Una partita, quella con la Lazio, pareggiata proprio per colpa – diciamo così – del gol del compagno di Nazionale. «Keita porta in dote la sua giovinezza, la sua vivacità e i suoi dribbling: è importante per la Nazionale».
La Redazione