Marolda: “De Laurentiis è un imprenditore scaltro e intelligente, ma meno presunzione non gli farebbe male”
Ciccio Marolda, giornalista del Corriere dello Sport, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Zero: “I rapporti tra presidenti e allenatori sono a termine perché prima o poi succederà qualcosa, una diatriba, che li separerà. Chi si avvicina al calcio crede di saperne tanto. De Laurentiis ha imparato qualcosa di questo sport, è un imprenditore scaltro ed intelligente, probabilmente meno presunzione non gli farebbe male. Reina ha già esaurito i bonusi degli errori di tutta la stagione. La mezza crisi del Napoli può dividersi in due parti: strutturale per mancanza di ricambi e poi ideologica, che riguarda l’allenatore: non mi piacciono i tecnici che hanno una sola idea di calcio. Credo che un allenatore debba avere una duttilità tattica che, all’interno di un modulo, come il 4-3-3, può avere delle varianti. Gabbiadini ci mette molto del suo, le occasioni le ha avute e le ha quasi sempre sbagliate, ma se è l’unico attaccante a disposizione il Napoli non può privarsi di lui, in attesa di gennaio. Gabbiadini è una risorsa e Sarri deve trovare il modo di valorizzarla. La sua esperienza azzurra sta finendo per scelta di entrambi, società e giocatore. Come attaccante Defrel mi piace molto: non segna tantissimo ma fa assist e lavora per la squadra rientrando in difesa. Pavoletti ha 29 anni, non voleva venire a Napoli e non credo possa essere l’attaccante ideale. Mitrovic ha un bel carattere, avrei qualche perplessità, sarebbe un tipo difficile da tenere a bada. Calo spettatori? De Laurentiis non è mai entrato nelle grazie dei tifosi, ma l’allontanamento del pubblico dal San Paolo dipende da tre fattori: risultati, crisi economica generale e struttura fatiscente. I napoletani devono vergognarsi del proprio stadio”.