Pepe, ma sei ancora il numero uno?
Il dubbio sorge spontaneo alla luce dell’ennesimo errore di Pepe Reina. Riduttivo considerarlo unico responsabile del pareggio
contro la Lazio, ma è assai elementare avvertire l’esigenza di (ri)discutere delle qualità di un portiere esperto, carismatico,
d’assoluta personalità ma, da mesi, vittima di troppi infortuni che ne hanno limitato le prestazioni. Keita arriva in area fin troppo
facilmente ma la conclusione meritava ben altra risposta ed invece s’è insaccata goffamente alle spalle dell’ex Liverpool. Le mani al volo successive al gol sono lo specchio del disagio umanodi un personaggio consapevole dell’errore e tremendamente mortificato, prima con sé stesso e poi coi tifosi. Ne ha ancora tanti che lo supporteranno mentre l’opinione pubblica devia il discorso sul caldo tema del mercato: perché, in estate, è stato sondato Sportiello salvo poi dar fiducia al napoletano Sepe, portiere di qualità ma reduce da una stagione difficile? Perché, ancora, l’ex promessa Rafael – proprietario di un ingaggio da due milioni lordi annui – è stato confermato come terzo nonostante la necessità di giocare per provare, anche solo in parte, a recuperare fiducia e autostima? Dubbi leciti ma solo marginali al tunnel di quesiti sull’ennesima occasione stagionale persa.
Fonte: Il Roma