La serie di sconfitte scuote la Paganese e la spinge a cancellare il momento negativo sfruttando le due partite consecutive in casa, a partire dalla notturna contro il Taranto. Chiaro il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno: «Questa squadra ha avuto tanti problemi in fase di nascita e allestimento, ma di sicuro può raggiungere la salvezza e guardare oltre. Abbiamo bisogno di recuperare fiducia in noi stessi, il pubblico ci darà una mano, il resto tocca a noi. Contro Cosenza e Catania abbiamo buttato via punti meritati, passando dal momentaneo vantaggio alla cocente sconfitta».
LE SCELTE. Solito dilemma tattico per Gianluca Grassadonia che deciderà tra 4-3-3, riproposto a Catania, e 3-4-2-1, utilizzato fino a due partite fa. Ai box l’attaccante Iunco: per il suo recupero bis s’ipotizza la partita col Foggia. E’ rientrato nei ranghi, invece, l’esterno destro difensivo Longo, che ha smaltito il problema alla caviglia. Chi andrà tra i pali contro il Taranto? Malgrado le due sconfitte di fila, il giovane Chiriac ha risposto positivamente alla chiamata da titolare. Ora c’è Marruocco pronto dopo le due giornate di squalifica. Grassadonia riflette, non è scontato Marruocco titolare. In avanti, con Herrera appannato e alla ricerca di se stesso, scalpitano almeno in tre per una possibile maglia dal primo minuto: Celiento, Zerbo e Caruso.
LA SICUREZZA. Al top della forma e della fiducia c’è Emmanuele Cicerelli, fin qui sempre il migliore in campo sia da esterno basso che da esterno alto: «Le sconfitte in campionato sono davvero tante e la cifra diventa pesante e difficile da mandar giù soprattutto per come sono maturate. Esprimiamo un gran bel gioco però penso che manchi un po’ di attenzione nei momenti chiave. Dobbiamo lavorare sodo per mantenere alta la concentrazione nel corso di tutta la partita. Il mio campionato? Ho preso maggiore fiducia, sto bene e se leggo che ci sono attenzioni da società di categoria superiore mi fa piacere ma la mente nel presente è rivolta solo alla Paganese». Ecco il Taranto: «Una gran bella squadra ma dovremo subito far capire agli avversari che saremo noi a vincere, imponendo il nostro gioco fin dai primi minuti. Siamo obbligati a vincere, stavolta non abbiamo scuse».
Corriere dello Sport