Cittadella-Salernitana 2-0, Sannino sempre più in bilico
Il Tombolato rimane inviolabile dalla Salernitana, fermandoci alle gare di campionato. Beppe Sannino tiene conto anche della caratura del Cittadella, con una classifica lì a dimostrarlo, quando esamina una partita che dice male ai suoi. «Io in discussione? Lo sono sempre, da quando sono arrivato a Salerno. Penso che sia normale», spiega l’allenatore che, dopo questo 0-2 preceduto da quattro pareggi consecutivi, ora non è più così saldo sulla propria panchina. «Ci sono stati degli errori, certo, e hanno avuto un loro peso. Quello di Tuia è stato grave, inutile ormai recriminare troppo. Ma solo chi fa, può sbagliare. La Salernitana ha creato molte occasioni, riuscendo anche a incanalare la partita in un certo modo, perlomeno sul pareggio. L’espulsione ci ha inevitabilmente condizionati: fin lì, avevamo detto la nostra con una buona interpretazione complessiva».
avversari implacabili. Mezzora condotta in maniera diligente, quindi, un ordine tattico scattato come si deve, davanti alla seconda della classe. Ma il Cittadella si dimostra davvero implacabile. «Li abbiamo studiati, ma poi loro hanno giocato sulle ripartenze», prosegue Sannino, che sembra a rischio anche per qualche scelta di formazione. «Quelle due-tre occasioni importanti le abbiamo create anche con l’uomo in meno. Ma conta fare gol, e in questo senso qualcosa la squadra ha lasciato per strada. Coda? L’ho mandato in campo dall’inizio perché è un giocatore che può darci fisicità, senza nulla togliere ai suoi compagni».
Chiusura sull’avversario di giornata, al quale viene ascritto il merito. «Il Cittadella è una squadra ben inquadrata, costruita con molti ragazzi che hanno fame. E’ destinato senz’altro a rimanere in alto: Venturato, il ds Marchetti e tutti i dirigenti vanno solo applauditi».
Corriere dello Sport