Avellino, un ex tecnico azzurro candidato alla panchina dei Lupi

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E’ giunto al capolinea con un anticipo di 32 mesi. A Domenico Toscano era stato chiesto di guidare l’Avellino per 3 anni ma ieri la società ha azionato il freno d’emergenza. In forte discussione quel contratto a lunga

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percorrenza stipulato a giugno tra la società e l’ex tecnico di Ternana e Novara che, dopo le precedenti esperienze in B non sempre brillanti, aveva condiviso il progetto di costruire il futuro dello storico club irpino anche per migliorare il suo curriculum. L’andamento e il gioco poco convincente espresso dalla squadra affidatagli, composta da giovani e molti di questi stranieri, ha creato disorientamento tra la tifoseria e interrogativi nella dirigenza che mai avrebbe immaginato di interrompere così presto un accordo tanto lungo in cui la parola principale era “programmazione”. La confusione creatasi inizialmente, con un cambio di modulo deciso dal tecnico dopo un ritiro di un mese, l’assenza di continuità dei risultati e la conferma di un disarmante rendimento espresso dalla squadra nelle gare esterne (6 sconfitte e un pari a Vicenza) hanno indotto l’Avellino a riflettere seriamente sul da farsi.
ESONERO IN ARRIVO. Toscano non è stato esonerato ma è ormai una questione di tempo. Dopo il pesante 3-0 di Ferrara, che ha fatto seguito alle pessime prestazioni offerte dalla squadra nelle precedenti trasferte, è scattato il campanello d’allarme con la società riunita d’urgenza a discutere di quanto i tifosi avevano da tempo sollecitato: cambiare tecnico prima che sia tardi. Perché questa B consente di recuperare attraverso qualche risultato. Mai s’era pensato a un’ipotesde Canioi di cambio, anche per questo la società si è trovata in ritardo, ieri, nello svolgere le consuete consultazioni. Eppure si poteva già sondare il mercato degli allenatori, individuare una possibile soluzione.
IPOTESI DE CANIO. E così, dopo una giornata fitta di summit, telefonate senza risposte, smentite, depistaggi e una serie di contatti, c’è stato un incontro con Luigi De Canio, 59enne tecnico materano che potrebbe tornare a lavorare in Campania 15 anni dopo essere stato alla guida del Napoli. In un ristorante alla periferia di Avellino, dove il tecnico è giunto accompagnato dalla moglie, la discussione con il ds Enzo De Vito e l’amministratore unico Walter Taccone è stata breve. A stretto contatto telefonico il presidente onorario Michele Gubitosa, da diversi giorni influenzato. Nessun problema relativo all’aspetto economico e organizzativo ma l’allenatore ha chiesto di riflettere sulla inaspettata offerta, per documentarsi meglio sull’Avellino che comunque conosce per avere commentato qualche gara dei “lupi” durante le trasmissioni di una emittente napoletana di cui è ospite fisso, ora che vive in Costiera. In giornata De Canio scioglierà la riserva e la società, a quel punto, potrà avvisare Toscano che la sua corsa è terminata.

Corriere dello Sport

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