Serie B, il Benevento perde a Trapani
TRAPANI-BENEVENTO 1-0
TRAPANI (3-5-2): Guerrieri 6,5; Casasola 6,5 Pagliarulo 6,5 Legittimo 6; Fazio 7 Ciaramitaro 6,5 Scozzarella 7,5 Nizzetto 6,5 Rizzato 7; Petkovic 6 (39′ st De Cenco sv) Citro 7 (45′ st Canotto sv). A disp.: Farelli, Carissoni, Visconti, Kresic, Machin, Colombatto, Ferretti. All. Cosmi 7.
Falli commessi: 10
Fuorigioco fatti: 2
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno 6; Venuti 6 Padella 5,5 Lucioni 5,5 Lopez 6; Chibsah 5,5 (22′ st De Falco 6) Del Santo 5,5; Ciciretti 5 Falco 5 (35′ st Buzzegoli sv) Melara 5 (12′ st Cissè 4); Ceravolo 6. A disp.: Gori, Pezzi, Pajac, Camporese, Bagadur, Gyamfi. All. Baroni 5,5.
Falli commessi: 14
Fuorigioco fatti: 1
ARBITRO: Ghersini di Genova, 6,5.
Guardalinee: Zappatore e Fiore.
Quarto uomo: Ranaldi.
MARCATORE: 28′ pt Citro (T).
ESPULSO: Cissè (B) per proteste 43′ st.
AMMONITI: Lucioni (B) Padella (B) per gioco falloso
NOTE: spettatori 5.012, di cui 3.306 paganti e 1.706 abbonati; incasso totale euro 41.784,88. Angoli 3-2 per il Trapani. Recupero: 1′ pt; 6′ st.
Il tabù si infrange dopo 11 giornate. Il Trapani che sembrava essersi smarrito chissà dove, riappare in una serata di battaglia, secondo i canoni più antichi del campionato cadetto. Della sua prima vittoria stagionale (e del primo gol di Citro) fa le spese un Benevento sterile e nervoso, che al fischio finale circonda l’arbitro Ghersini protestando forse per un rigore su una mischia, ma che deve innanzitutto rimproverare se stesso. Una prova modesta, confusa, degli uomini di Baroni che non ha prodotto praticamente nessun vero tiro in porta nonostante tre trequartisti, nessuno dei quali in serata.
Ritorno al passato. Cosmi ha ripresentato il Trapani dello scorso anno nei nomi (e Scozzarella si sente eccome, come Ciaramitaro) e nelle scelte di gioco: contro un Benevento che fa il 4-2-3-1, il tecnico ha trovato la soluzione giusta attraverso la grande spinta sugli esterni. Rizzato e Fazio a mettere in mezzo palloni in continuazione costringendo il Benevento ad un’attenzione continua. Al quinto cross dalle fasce, i granata hanno incassato il giusto premio. Palla mossa con velocità, Rizzato stavolta appoggia dietro e lascia a Nizzetto la paternità dell’assist: Citro, il più basso di tutti, prende il tempo alla difesa di Baroni e di testa trova l’angolino battendo Cragno che non ci arriva. Si sblocca finalmente il ragazzo salernitano che non segnava da più di 4 mesi, mentre Petkovic ai soliti tocchi deliziosi, preferisce stavolta intelligenti e preziose gestioni del pallone.
Batti e ribatti.Il gol, pregevole nella dinamica, di fatto resterà l’unica emozione offensiva di una gara costruita poi sulla battaglia e sui contrasti, anche rudi. Il Benevento non è rimasto solo a subire, ma ha sofferto in mezzo lasciando troppo campo a Scozzarella, che ha ricreato l’asse con Rizzato da cui sono arrivati i maggiori pericoli. Con la palla nei piedi, le tre frecce giallorosse ieri hanno fallito: Falco, ex voglioso di farsi rimpiangere, non ha mai trovato lo spunto giusto anzi nella ripresa è stato egoista su una situazione favorevole, Melara ha dovuto pensare anche a contenere, Ciciretti ha portato troppo palla. Male anche i centrali di metà campo che hanno sbagliato moltissimi appoggi senza mai dare un cambio di marcia. Baroni ha provato con Cissè e De Falco ma la musica non è cambiata, anzi Cissè ha pure lasciato la squadra in 10. Guerrieri è dovuto intervenire solo in uscita fuori area su Ceravolo, poi Lucioni di testa nel finale ha deviato a lato su palla inattiva. Il Trapani ha tenuto botta con uno spirito indomito, tipico di Cosmi, che nel dopo gara ha dato i meriti al presidente Morace, sceso nello spogliatoio prima del match a caricare la squadra con parole semplici ma efficaci. Nel secondo tempo, pochi tiri in porta, batti e ribatti, gioco maschio, geometrie ridotte al minimo. E 6′ di recupero che non serviranno al Benevento per riscattare una serata storta. Cosmi ha così potuto cancellare la brutta sconfitta subita sabato a Bari.
Corriere dello Sport