Vendita pedardi agli ultrà: la base è ad Avellino

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Alla ripresa il processo a Giorgio Saurgani, accusato in merito al lancio della bomba carta in un derby fra Torino e Juventus della stagione 2014/15. L’arsenale era stato costituito da un irpino di Ospedaletto D’Alpinolo, Emanuele Armellino di 30 anni. Il gruppo di tifosi di cui faceva parte Saurgani, i «cani sciolti» si riforniva on line dell’esplosivo. Armellino non risulta essere legato a gruppi di tifosi irpini. L’esplosione di quella bomba carta causò il ferimento di 11 supporter del Torino. Da qui l’indagine della procura di Torino e il processo. La scorsa settimana, la Digos ha effettuato diverse perquisizioni nei luoghi dove il 30enne irpino ha risieduto negli ultimi tempi. Ma l’arsenale è stato rinvenuto presso l’abitazione dei genitori, a Ospedaletto D’Alpinolo. Gli agenti hanno trovato diversi scatoloni con bombe carta e altri petardi. Sequestrate cinque carte postepay, un computer, due telefonini e due quaderni con appunti e cifre. (Il Mattino)

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