Garics come Marek – L’ex azzurro ha un sogno per Pinetamare e ci lavora da due anni…
Se dite a Marekiaro che Pinetamare è solo un quartiere dormitorio, si arrabbia, e a quanto pare lo fa anche l’ ex azzurro Gyorgy Garics, moglie napoletana, che ha concentrato gli aspetti imprenditoriali extra-football proprio lì, a poche centinaia di metri da casa Hamsik. A Pinetamare tornerà con la sua famiglia. «Acquistai un pezzo di terreno sulla strada interna che dalla Domiziana porta al mare, il mio sogno è costruirci un centro agonistico con scuola calcio annessa per attirare i ragazzi del quartiere e creare una realtà sportiva funzionale». I primi passi sono stati fatti, riattivando nel 2014 un campo da calcetto a 5 e uno da tennis su un terreno acquistato da Garics. Ma è ben più elevata l’ambizione dell’ex difensore del Napoli: «L’idea è quella di costruire un campo da calcio a 8, un’intera area per gli spogliatoi e magari ancora un altro campetto. L’ambizione di creare qualcosa di bello e di produttivo non manca». Quello che manca è il passaggio intermedio, tutto quello che riguarda l’aspetto burocratico. «Da due anni faccio su e giù per gli uffici, ho incontrato sindaci, amministratori, consiglieri comunali e responsabili della Soprintendenza: in teoria tutti sono attratti dal progetto ma nei fatti non ho ancora niente tra le mani che possa permettermi di iniziare i lavori». Questioni legate a vincoli ambientali ma soprattutto la lentezza della burocrazia, ecco i veri problemi che non fanno decollare il centro sportivo di Pinetamare. «Avevo ottenuto il finanziamento necessario che poi ho dovuto estinguere – precisa Garics – perché senza licenza non si sposta una foglia. Sono in regola con le tasse, porto avanti un discorso mirato all’abbellimento paesaggistico e al miglioramento della vita di tanti ragazzi: da due anni mi dicono che manca poco per l’okay definitivo, attendo un’ulteriore risposta entro la fine di ottobre. Voglio fare qualcosa di buono, sono propositivo al massimo: mi diano la possibilità di dimostrarlo». (Il Mattino)