Il Napoli Carpisa calcio femminile oltre ogni ostacolo
È già iniziata la stagione del Napoli Carpisa Yamamay Calcio Femminile, che ha mostrato segnali incoraggianti. Le note difficoltà legate al campo di gioco, nell’ambito della situazione di stallo relativa all’affidamento dello stadio Collana, hanno costretto la società a rinviare la presentazione della prima squadra. Inoltre, gli impedimenti legati alla mancata consegna della struttura all’Ati Collana Sport Center, di cui il Napoli Calcio Femminile e Maschile fa parte, nonostante la gara regionale conclusa da mesi abbia assegnato ai vincitori la gestione della struttura, hanno creato problemi in questi mesi sotto ogni profilo.
Il club del presidente Lello Carlino ha dovuto rinunciare a preparare i primi impegni di Coppa Italia, in mancanza di un campo di allenamento, e anche ora, a campionato iniziato, può usufruire della struttura solo per la preparazione atletica, considerate le condizioni impraticabili del terreno di gioco. Questi problemi hanno, di conseguenza, creato non poche difficoltà nell’allestimento della squadra: alcune ragazze, tra le migliori del gruppo, hanno preferito scegliere altri club di categoria superiore, mentre le nuove arrivate sono state ingaggiate negli ultimi giorni utili di mercato, non essendo stato possibile programmare al meglio la stagione.
Nonostante tutto questo il gruppo si è presentato al via della stagione con l’obiettivo di confermare gli ottimi risultati della scorsa stagione, chiusa al terzo posto nel campionato di serie B nazionale, mostrando già nelle prime uscite un’ottima qualità di gioco, agli ordini del nuovo tecnico, Marco Mazziotti. In queste settimane di pausa (si tornerà in campo, dopo la sosta per la nazionale, domenica 30 ottobre, in trasferta a Roma contro il Grifone Gialloverde nella terza giornata di campionato) si potranno unire al gruppo le ultime due arrivate, le francesi Virgenie Estevez e Khadidja Marzaki, centrocampiste che potranno far crescere il livello qualitativo e il tasso di esperienza della squadra, che si aggiungono agli arrivi della siciliana Giulia Risina, centrocampista che abbina quantità e qualità, al ritorno del portiere lituano Greta Kaselytè (che avrà come vice Alessia Ventresino), e all’inserimento in rosa di diverse giovani (i difensori Criscuolo, Iorio e Lombardi, i centrocampisti Roberta Esposito e Grazioso), oltre al ritorno dell’attaccante Sabrina Volpe, autrice del gol che ha regalato la vittoria domenica scorsa a Roma contro la Lazio.
Il lavoro del club prosegue anche nel settore della scuola calcio, sia femminile sia maschile. Anche in questo caso con i problemi legati alle condizioni pessime dello stadio Collana: “Abbiamo avuto un naturale calo di iscrizioni – spiega il dg, Italo Palmieri -. È anche difficile spiegare ai genitori dei ragazzi a quali difficoltà stiamo andando incontro in mancanza della consegna dello stadio Collana all’Ati di cui facciamo parte. Il nostro progetto prevedeva i lavori in estate e già da un mese avremmo avuto una pista di atletica e un campo di calcio completamente nuovi, realizzati con i materiali della Mondo, azienda che ha costruito le strutture di Rio de Janeiro per le recenti Olimpiadi. Purtroppo finora ci è stato impedito e questo non ha permesso a tanti ragazzi di sfruttare la struttura, costringendo molti a scegliere altri complessi sportivi o a rinunciare a fare sport. Noi, però, non demordiamo e porteremo avanti il nostro progetto, anche tra mille difficoltà. E con la prima squadra femminile, che sta vedendo crescere le migliori giovani della regione, puntiamo a confermare gli ottimi risultati degli scorsi anni”.
Nel corso della presentazione della squadra, che si è svolta questa mattina allo Snob di via Fornari, sono stati anche consegnati ad Antonella Leardi, per l’ASD “Ciro vive”, 25 kit da gioco completi (dai giacconi alle divise e alle borse) per i ragazzi del club di Scampia, come fece lo scorso anno la SSC Napoli. Un’ulteriore conferma dell’impegno nel sociale del Napoli Carpisa Yamamay Calcio Femminile e Maschile, che lo scorso anno aveva già realizzato nel quartiere e donato un campo a spese della società ed entrato nella disponibilità delle strutture pubbliche.
La Redazione