RILEGGI IL LIVE – De Laurentiis: “Cina? Il calcio cresce lì, come negli USA, facciamo tesoro di questi cambiamenti!”

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Oggi pomeriggio all’interno della sala stampa di Castel Volturno, ci saranno due conferenze, quella di Maurizio Sarri e del presidente Aurelio De Laurentiis. Il mister presenterà la sfida di domani alle ore 15,00 contro la Roma dove dovrà sciogliere alcuni dubbi di formazione da mandare in campo contro l’undici di Spalletti. Il patron invece oltre che analizzare il momento della squadra, presenterà anche l’evento Natale Azzurro nei pressi di Dimaro-Folgarida, dove con la collaborazione del gruppo Nicer di Bianca e Diego DeCarli, si passerà dal verde del ritiro estivo al bianco invernale. Ilnapolionline.com vi aggiornerà in tempo reale.

 

Menghini: La storia del braccio corto? Siamo attenti ai bilanci come il Presidente, offriamo col cuore quello che abbiamo. Se il Napoli vorrà ancora lo accoglieremo ancora. Un gemellaggio cinese-Trentino? Col Napoli sicuramente!

De Laurentiis:  La Cina? A Shangai rimasi colpito dal capodanno ed aprii un ufficio a Pechino. E’ un mondo che mi ha sempre affascinato, anche nel cinema, sto infatti lavorando per produrre film lì con registi e attori cinesi. Interessante il loro interesse nel mondo del calcio. Se loro mi fanno inquietare mollo il Trentino e faccio il ritiro in Cina o faccio 15 gg lì e 15 in Cina…  Quando comprai il Napoli c’era solo un grande entusiasmo, una grande tifoseria, un grande asset che mi ha dato la forza di lavorare per voi. Abbiamo però da un lato gli USA che crescono con il soccer che cresce, dall’altro la Cina; in Inghilterra il calcio la fa da padrone con presidenti americani o arabi. il Sudamerica sta trasmigrando negli USA, quindi facciamo tesoro di queste esperienze. Tra alcuni anni potremo vedere le partite su supporti piccolissimi… a Pechino mi arrabbiavo per vedere bene la partita, poi mi arriva ‘il cinesino’ con due telefonini e aveva la partita perfetta solo con un ritardo di 30 secondi. La partita ovviamente me la sono vista lì, ovviamente non commentata da bravi telecronisti che NON amano il Napoli, infatti alle TV sono ex calciatori che parlano tutti dell’avversario di turno, indipendentemetne da chi sia quest’avversario di turno. Poi mi chiedono perchè non mando Sarri alle interviste…. mettiamoci ben d’accordo allora redazionalmente: raccontateci le vostre linee editoriali per fare le vostre comparse? Questa modalità assurda di fare il teatrino ‘facciamo una domanda a Sarri per farlo inquietare!’ E’ un circo! Ma dai! 

De Laurentiis: Higuain? Lo presi in gran segreto anche Bigon non lo sapeva, e lo portai a Benitez che mi aveva suggerito Damiao. Me lo guardai Daniao ben bene e a me non mi stava simpatico il procuratore e mi chiedevo perché dovevo lavorare con lui. Higuain non era una stella al Real. Ora in un contesto diventi una stella segnando tanti gol, i tuoi compagni si sentono obbligati a venirti incontro. In questo Sarri è stato intelligente e furbo: questo mi segna e lo favorisco nel gioco ma non è bello vedere il gesto con la mano se i compagni sbagliano! Il calcio è un gioco di squadra. E quello di Sarri è un gioco divertente come di rischio perchè la linea difensiva è molto alta, lo avete detto anche voi. Comunque un gioco di squadra; io sono un sentimentale e Higuain non lo avrei mai mandato via e un anno fa gli avevo offerto di più di quanto gli ha offerto la Juve, ci eravamo quasi messi d’accordo, poi sono scomparsi. A febbraio marzo, arriva il fratello che mi dice ‘Higuain non vuol più goiocare a Napoli perchè non ci sono giocatori importanti’ aggiungendo una cosa che non riferirò perché creerei anche dissapori interni alla squadra e andrei per cause per anni Mi sono detto, ok ci sono i divorzi anche nel calcio, cosa diversa per Hamsik. Mi telefonò infatti anche Moratti qualche anno fa. Ci ho creduto all’epoca come ci credo oggi, per quello a richieste di aumento io l’ho accontentato. Serie C? Mi faceva schifo il Napoli RICOMINCIASSE dalla C. La Lega mi telefonò dicendomi che mi avevano fatto addirittura un piacere che non avevano fatto a Della Valle. Non è stato piacevole vivere certi campi di C chiudendomi negli spogliatoi, poi ci ridevo pure imparando altre cose. Adesso neanche lo stadio virtuale non basterà più. Facciamo fatica a vedere le trasformazioni delle cose…

Rizzi: A Castelcaldes facciamo un’asta dei formaggi di malga, invitiamo il Pres. De Laurentiis all’asta. Parlando di calcio dissi una cosa alle TV e dissi tutto in tempi non sospetti. Dico che andato via Higuain il Napoli diventa ancor più società perchè non si basa più su un calciatore ma su se stesso

De Laurentiis: Nel prossimo ritiro invita tutti i beneventani, casertani ecc e fare le mozzarelle con i campani nelle malghe, con un latte di 2000 metri d’altezza. 

Rizzi: Siamo orgogliosi di avere il Napoli anche per la prossima estate ma apriamo anche una finestra in inverno. 

De Laurentiis sul Trentino: Ospitatemi e non vado da nessun’altra località ‘concorrente’, vengo con ospiti eccellenti agli inizi di febbraio. 

Sarri: Jorginho? Tutti ci mettono un uomo su di lui, non è quello l’espediente per bloccare la squadra, è piuttosto l’incapacità di giocare gare sporche, di entrare in partite dure, di giocar contro chi gioca palla lunga. Soluzioni? Mertens meglio nello stretto, nella linea dfensiva alta meglio Callejon. 

Sarri: Dove può arrivare questa squadra? Vanno colmate innanzitutto certe lacune, nel lungo periodo sono d’accordo con quanto detto dalla società in estate, si rischia di comprare giocatori vecchi e bolliti. Meglio giovani che ci fanno disperare per 6 mesi ma che poi diventano risorse importanti. Nel lungo periodo vedo bene questo gruppo, alla breve dipende dalla capacità di gestire la partita, se sapremo scrollarci di dosso questo limite allora sì. Scudetto? Ho il contratto più corto e mi devo organizzare. 

Sarri: E’ una squadra forte con grandi potenzialità e vanno tirate avanti, Sono rimasto amareggiato dopo Bergamo ma nutro fiducia nelle qualità di questo gruppo che può aprire un ciclo importante. Sono rimasto deluso, poi mi faccio forza e penso che questa delusione è anche riflesso della fiducia che ho nei miei ragazzi. 

De Laurentiis: Riparametriamo l’eventuale secondo mercato. Bisognerebbe fare un mercato di 15 giorni, a gennaio, o anche a novembre  quando non si gioca per non far fare i fetentoni a qualcuno tra agenti e calciatori. Di nuovo al S. Paolo?

Sarri: Dopo Bergamo le mie parole sulla Juventus sono state interpretate diversamente eppure le ho dette anche altre volte. 

De Laurentiis: Se me lo chiede Sarri come faccio a dir di no? Juve? Una gran stupidaggine quello che i giornali riportano. Il senso delle parole di Sarri va interpretato. Da decenni la Juve governa il calcio e dietro di essa ci sono signore aziende, un secolo di storia! Mi fa tenerezza e mi chiedo: ‘ma come è possibile?’ Pensare che il Napoli che ho ereditato il Napoli in C mi faceva tenerezza ma anche schifo perhè ripartiva dalla C. Tutti si chiedevano se ci fosse un filo che legasse quel Napoli e questo. Lo potevo chiamare anche ‘Campania’ e non Napoli, il Napoli non esisteva più! Il Napoli non ha la storia di 27 scudetti, non la ha. Il Napoli è fortissimo come immagine perchè i napoletani sono fortissimo e se l’Italia risorgerà lo dovrà a loro. Calcisticamente parlando no, pur avendo avuto Maradona! Teniamoci dunque stretti questi giocatori! Ho sempre vinto e questo Napoli mi sta stretto ma sto zitto, dovrei contestare tutto, mi chiamano visionario ma alcune visioni si sono avverate. Lo scudetto? Spero di vincerlo prima dei 10 anni ma vincere uno scudetto e poi non vincere più?  Pensavate di essere traditi come lo siete stati? E’ una questione di stile, classe ed educazione. Non voglio far polemica, ho accettato di giocare in questo campionato e lo gioco e anche se sto in uno stadio che non va per colpa di coloro che guidano la città ci ritorno per amore del Napoli, della squadra e di Sarri e per voi. 

Sarri: Faccio un appello ai tifosi, abbiamo bisogno di tutti, anche del nostro presidente, glielo chiedo io. 

Sarri: Napoli-Roma? E’ prematuro parlare di una partita che ti può o meno proiettare, con altre trenta partite da giocare, è importante certo, veniamo da una brutta gara e dobbiamo reagire. È difficile col potenziale offensivo della Roma che ha un gran tecnico, spero la squadra stia bene, perché la gara di Bergamo poteva lasciarci scorie con perdite di fiducia e noi dobbiamo crescere, dobbiamo imparare a gestire meglio. Forse i giovani devono passare attraverso questo tipo di errori crescendo in mentalità gestendo certe partiite e certi momenti. Un aspetto che ci manca.

De Laurentiis:  Un bilancio? I bilanci si fanno alla fine. Dobbiamo riempire le pagine di risposte, sollecitato il ‘Colosseo’ dopo la terza giornata con tanto di romanzi a puntate, che ti posso dire alla settima giornata? la rosa è competitiva, forse di più di un anno fa. Milik? Abbiami Gabbiadini,Callejon, altre opportunità che lo stesso Sarri si è saputo creare, è una squadra plasmata sulla modalità di gioco del mister. Ci vuol tempo per i nuovi, poi il mister i suoi dubbi su un Diawara ad esempio e sui tempi di integrazione. 

Sarri: Volevo che la società parlasse degli arbitri non dei torti arbitrali. 

De Laurentiis: Insieme a Sarri allo stesso tavolo solo dopo 5 mesi? Soltanto pubblicamente. Intervento della società sugli ennesimi torti arbitrali?  Sarri  ha parlato bene, dopo la partita ci sono ‘i bollori’ e quelli dall’altra parte, furbissimi, fanno sì che non sia una risposta ma un’autonoma espressione. Ho precisato nel comunicato perché la gente non interpretasse male discorsi altrui di riporto. Dopo 12 anni che faccio, mi perdo a parlare ancora degli arbitri? Basta! La moviola in campo c’è, è una vittoria! Tra qualche anno avremo una grande schermatura in campo per cui tutti. 

De Laurentiis: Comincio io. Sono stato tanto tempo fuori, sono stato in Cina e in Inghilterra. Ho preso atto che all’estero amano il calcio  e anehe all’estero si ama il calcio ‘pionieristicamente’. Anche negli USA il calcio prende piede e a Londra  si sono delle modalità nelle quali non si cerca il lato scandalistico o la battuta o il commento. Ho parlato dei procuratori  a Londra ma nessuno si è scandalizzato, hanno riso, ovvio che non faccio di tutt’erba un fascio: ci sono professionisti e non professionisti. Penso sempre il calcio sia obsoleto, abitato da anziani culturalmente parlando, che non sanno vedere e parlare il futuro. Oggi vedo che Veltroni fa un’intervista ad Allegri dicendo ‘il giornalismo rischia di esser schiavo di una sindrome pericolosa, non amando più il racconto di cose di sport, nè amano l’analisi tecnica, conta solo la polemica, la ricerca del fiele e l’approssimazione analitica, il fiele e la seminazione di zizzania sembrano un fine’. Dico questo perché ho sempre dichiarato di avere un problema temporale: ormai devo dedicarmi alla mondializzazione. Il Napoli mi sta a cuore e oggi vengo per fare un patto di collaborazione con voi, non perché parliate bene di me o dell’allenatore, perché parliate bene del calcio in genere. Tutti insieme se amiamo il pallone dobbiamo seminare, i media e i social network sono visti dai giovani e se noi li disamoriamo… quanti ne ‘uccidiamo’. Come si fa a parlare sempre male di stadi, di arbitri, ecc… è il sistema Italia o Europa che non funziona, tranne l’Inghilterra. Non siamo capaci in una legge? Non si cancella ad esempio la legge Melandri, non siamo capaci di cambiare e di legiferare.  Questo è il problema. Renzi cerca di dar continuità al Paese e lo si crocifigge accusandolo di autoelezione. E gli altri? Dov’erano? Chi ha gli attributi per  governare questo Paese anarchico? Siamo un Paese ricchissimo ma finto, una copia sbiadita di quel che potevamo essere. Mi rendo dunque disponibile, insieme a voi, a lavorare insieme, ma non a parlare del Napoli quanto a migliorare ilcalcio in Italia perché ci appartiene, a tutti.

Lombardo: Siamo alla vigilia di Napoli-Roma ma abbiamo pensato di fare una conferenza stampa ‘Mista’. 

Presenti Aurelio De Laurentiis, Maurizio Sarri, il responsabile Marketing del Trentino e Nicola Lombardo, Direttore Area Comunicazione del Calcio Napoli.

Dal nostro inviato da Castel Volturno, Alessandro Sacco

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