Diego, gioca, si azzoppa, litiga e fa la previsione per sabato
In campo Diego si scalda col figlio Diego junior: i due si passano il pallone in continuazione, uno usando il solito sinistro di velluto, l’altro il destro. E anche Totti fa scendere in campo il piccolo Christian per palleggiare con lui. Diego jr racconta la pace con il papà: «È stato difficile in passato il nostro rapporto, ma Dio ci ha riuniti e andremo avanti così per tutta la nostra vita». Una pianta di olivo consegnata dal Papa viene piantata come simbolo della Pace e della serata dove accorrono, in ogni caso almeno 15mila persone. Una festa, in cui non conta nulla il risultato. E dove a ogni pallone toccato dal Pibe si alza in cielo un’ovazione. Alla fine del primo tempo, scintille in campo tra Maradona e Veron con Diego che riprende duramente il connazionale, dopo che lo aveva colpito a una caviglia. Diego esce zoppicante, ma nella ripresa è ancora al suo posto. E al 59′ entra Diego jr e il papà gli dà il «cinque». Prima di dialogare sul campo con lui. E mandata giù la lite con Veron «quello che è successo resta tra di noi», torna a parlare del Napoli: «Con la Roma vincerà e spero che lo faccia con un gol di Gabbiadini perché almeno così si toglie il peso di dover prendere il posto di Milik». Da tifoso azzurro autentico dà un consiglio a Sarri: «Se il Napoli resta concentrato, lo scudetto è possibile anche se la Juve è molto forte. De Laurentiis? Ho un buon rapporto. Napoli resta sempre casa mia».
Fonte: Il Mattino