Infortunio Milik, chi e come ripagherebbe il Napoli di una mancata qualificazione in Champions?
L’esperto di economia e giornalista, Marco Bellinazzo, de Il Sole 24 Ore, spiega quante e quali discrepanze ci siano alla base del rapporto fra i club e le Nazionali, anche e soprattutto in virtù degli ultimi infortuni che hanno visto protagonisti Riccardo Montolivo del Milan e Arkadiusz Milik del Napoli.
“L’assicurazione della Fifa contro gli infortuni in nazionale approvata l’8 giugno del 2012 e ora prorogata fino al 2018 con uno stanziamento annuale di 80 milioni di euro, prevede che per ogni giocatore infortunato sia versato un rimborso calcolato dividendo lo stipendio lordo per 365 e poi moltiplicando per i giorni di assenza per infortunio (con una «franchigia» dei primi 28 giorni di stop). L’indennità quindi non può superare i 7,5 milioni annuali e i 20.548 euro giornalieri (per Montolivo in pratica il Milan riceverà un indennizzo fino a 1,5 milioni e per Milik il Napoli fino a 1 milione).
A parte la beffa per i club che devono riaccogliere infortunati “lievi” con prognosi inferiore ai 28 giorni che non prendono un euro (salve le assicurazioni private) bisogna constatare come si tratti di risarcimenti minimi rispetto al danno reale e potenziale. Il Napoli, ad esempio, qualora Milik non si riprendesse completamente dall’intervento chirurgico si vedrebbe deteriorato un investimento da 32 milioni di euro. Inoltre, perdendo il suo attaccante principe per gran parte dell’anno, potrebbe vedersi pregiudicata la corsa ai traguardi stagionali. Chi e come ripagherebbe il club di De Laurentiis della mancata qualificazione in Champions, ad esempio, e del venir meno di introiti per 30/40 milioni di euro?”
Fonte Goal.com