Stamane durante Si Gonfia La Rete, in onda su Radio CRC, è intervenuto Enzo Bucchioni, direttore del QS. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:
“Cambiare modulo rimane un’opzione e non credo che Sarri abbia preso il 4-3-3 come un dogma ormai. Anche all’Empoli, insomma, le punte erano due quindi. Il calcio è una questione di equilibri, cosa che ha trovato con una punta e due esterni, e la paura di perdere questi equilibri ti fa cristallizzare sulle solite scelte. In alcune partite certi giocatori potrebbero essere sacrificati per far spazio ad un cambio modulo con differenti opzioni tattiche. Insomma, cambiare è giusto se rischi di diventare prevedibile.
Domenica per la prima volta si è sentita la mancanza di uno come Higuain, uno che te la risolve dal nulla. Il Napoli si è rinforzato complessivamente, ma lì davanti un po’ di nostalgia canaglia si è sentita. Sarri ha detto delle cose normali, quasi scontate, ma sono convinto che lui è il primo a non crederci. E’ un grande motivatore e nello spogliatoio le parole saranno state completamente diverse. L’esperienza di Sarri è marginale. Il gruppo lo sa che è una figura di primo piano, senza se e senza ma. E’ stato il leader di una squadra che aveva fatto difficoltà a legare persino con uno come Benitez. E’ un punto di riferimento importante, non mi preoccupo della sua esperienza internazionale o che altro. Le energie nervose che porta via la Champions è chiaro che ti fa bucare una sfida come quella di Bergamo. Le colpe di Sarri sono relative e durante una stagione questi stop vanno messi in preventivo. Poi è normale, vanno trovati dei correttivi per perdere meno punti possibile”.