Altra nota positiva della serata: il ritorno di Christian Maggio da protagonista. Una prestazione convincente di uno dei più esperti del gruppo azzurro che l’anno scorso era finito ai margini e sembrava ad un passo dall’addio in estate: una bella prova nella serata in cui il Napoli per la prima volta al San Paolo non ha subito gol. Ha difeso bene e spinto al momento opportuno creando spesso la superiorità sulla fascia destra: tonico e determinato come nei momenti migliori. «L’anno scorso ho vissuto un momento molto particolare, avevo perso l’entusiasmo: non è stato facile a livello mentale, ero abituato a giocare sempre e trovarsi in panchina è stato complicato. Il mio non è un riscatto, ringrazio Sarri che mi sta dando le possibilità, cerco sempre di dare il massimo, poi è l’allenatore a decidere chi va in campo». La difesa non ha preso gol contro il Chievo e non ha subito praticamente nessuna situazione di pericolo, con Reina mai impegnato. Ha funzionato la fase di non possesso di tutta la squadra e stavolta il Napoli nella ripresa ha mostrato grande maturità nel controllo della partita. «I clivensi erano una squadra temibile, molto fisica: importante era vincere, siamo entrati in campo con la mentalità giusta. Ogni partita fa storia a se, siamo stati bravi», dice il terzino, uno dei più esperti del gruppo che lancia un messaggio alla Juve. «Anche in passato abbiamo sempre cercato di mettere in difficoltà la Juve, l’importante è essere sempre lì e sperare che prima o poi molli un po’. Sulla carta è favorita ma cercheremo di dargli fastidio». Il terzino poi sposta l’attenzione sulla Champions, lui che la conosce bene per averla giocata sia con Mazzarri che con Benitez. «Abbiamo studiato il Benfica, un avversario pericoloso. Per fortuna giochiamo in casa: conosciamo l’atmosfera che al San Paolo c’è in Champions, sicuramente i tifosi ci daranno una mano».
Fonte: Il mattino