C’è ancora un altro capitolo alla querelle Calcio Napoli-Comune di Napoli, ma all’ ultima provocazione del patron azzurro “costruirò un teatro da 20mila posti”, palazzo Sam Giacomo ha deciso di non rispondere. Caserta? Marianella? 41mila o 20mila? Si dice tutto ed il contrario di tutto! Lo scetticismo, tra i tifosi vip e non è più che comprensibile. L’ex rettore della Federico II, Guido Trombetti: «De Laurentiis è una persona di grande effervescenza e pieno di idee, poi bisognerà verificarne la concreta realizzabilità. Il Comune ha investito 25 milioni e non sono pochi». L’avvocato Edoardo Cardillo, presidente del club Napoli del tribunale partenopeo, scrive una lunga lettera aperta, dove si sottolinea la frattura tra presidenza e tifosi. «Evidenziamo l’inopportunità in tale contesto – si legge tra l’altro – di fissare il costo dei biglietti popolari a 40 euro. Lo stadio è ancora ridotto in condizioni indegne. Con grande rispetto ci permettiamo di invitarla a riportare a 20 euro il costo dei settori popolari, nel quadro di una sensibilità sociale attenta alle fasce più deboli». Per il vicecampione olimpico di Londra, lo schermidore Diego Occhiuzzi, «un’idea del genere non credo sia fattibile». Per l’ex «Iena» Peppe Quintale, «è una provocazione, per il noto problema di fondo con il Comune. Nonostante de Magistris sia tifoso del Napoli, la situazione dello stadio è imbarazzante, non posso dare torto a De Laurentiis». Saverio Passaretti, presidente dell’associazione italiana Napoli club, propone un’altra interpretazione. «Forse a quest’uscita non sono estranei i cori di sabato sera contro il presidente, poi soffocati dagli applausi del resto dello stadio. Per me l’ideale sarebbero 45mila posti, per una città come Napoli. Il teatro per pochi intimi può essere visto nell’ottica di fidelizzare i tifosi». «Quando ho fatto la prima imitazione di De Laurentiis il sindaco era la Iervolino. E già si parlava del nuovo stadio. Era il 2005! Lino D’Angiò sorride e sceglie la consueta strada dell’ironia. (Il Mattino)
