Lecce-Casertana 0-0
LECCE (4-3-3): Bleve 7; Vitofrancesco 6 Cosenza 6,5 Drudi 6,5 Ciancio 6; Lepore 5,5 Arrigoni 5,5 (8′ st Fiordilino 6) Mancosu 5 (26′ st Tsonev 6); Pacilli 6,5 (34′ st Vutov sv) Caturano 6 Torromino 7. A disp. Gomis, Chironi, Contessa, Giosa, Vinetot, Maimone, Capristo, Persano, Monaco. All.: Padalino.
CASERTANA (4-3 3): Ginestra 7; Finizio 6 D’Alterio 6,5 Rainone 6,5 Pezzella 6; Carriero 6,5 Giorno 6,5 (26′ st Rajcic 5,5) Matute 6; Carlini 6 Orlando 5,5 (38′ st Ramos 5) Ciotola 6 (15′ st Colli 6). A disp.: Anacoura, Fontanelli, Lorenzini, De Marco, Ramos, Gala, De Filippo, Turino. All.: Tedesco.
ARBITRO: Ranaldi di Tivoli.
Guardalinee: Cantiani e Burgi.
Ammoniti: Drudi (L), Cosenza (L), Rainone (C), Caturano (L).
Note: paganti 3240 oltre 9183 abbonati per un incasso complessivo di euro 61.115. Angoli 2-1 per il Lecce. Recupero, 1′ pt, 4′ st.
L’attacco raffica si è fermato: dopo 12 reti messe a segno nelle prime quattro partite, la coppia delle meraviglie Caturano-Torromino (eccetto un gol del primo, annullato per giusto fuorigioco) si impantana sulle secche di una difesa coriacea e decisa, condizionata anche dalla mancanza di inventiva di un centrocampo che ha recitato a soggetto. La Casertana riesce con merito a bloccare la capolista grazie anche al coraggio di Tedesco che ha preferito giocare in mare aperto per non esporsi al tiro a segno della prima linea giallorossa. Già dalle prime battute si è capito che sarebbe stata una partita diversa dalle altre affrontate dal Lecce perché la Casertana ha cercato di assumere l’iniziativa dimostrando di volere e di potere fare la partita. Per il Lecce comunque vi era il piano B, quello delle ripartenze che con Caturano e Torromino si era dimostrato vincente. Solo che stavolta, per tutto il primo tempo, i due bomber non hanno trovato una valida spinta dal centrocampo con pochi palloni puliti da sfruttare sicchè, con la ruvida difesa avversaria che non faceva complimenti, hanno fatto fatica a trovare, specie centralmente, i varchi.
Cronaca. Le occasioni del primo tempo si contano sulla punta delle dita di una mano. E Bleve è stato più impegnato di Ginestra: al 6′ intervento di pugno su tiro cross di Carlini che ci ha riprovato in tuffo al 43′. Il Lecce ha registrato un’ottima occasione sciupata da Torromino con tiro alto, poi Caturano ha concluso di testa all’11’ su cross di Lepore e Arrigoni ha tentato al 13′ con un pallone a sorvolare la traversa. Al 43′ in area campana un episodio contestato: in un contrasto con Caturano, D’Alterio lo ha cinturato ma Ranaldi ha lasciato correre tra le proteste dei leccesi.
Nella ripresa la musica è cambiata perché il Lecce ha preso in mano il pallino del gioco per cui, a scanso di soprese, Tedesco ha rinunziato a Ciotola ed ha infoltito il centrocampo. Al 9′ Torromino ha imbeccato Pacilli che in area di porta, disturbato dall’uscita di Ginestra, ha calciato alto, 1′ dopo staffilata da fuori area di Lepore alta; al 14′ Pacilli si è liberato di 3 avversari, ma ha concluso malamente. La Casertana è ripartita un paio di volte ma Cosenza e Drudi hanno fatto buona guardia. Ciancio (28′), imbeccato da Torromino, ha concluso fuori.
Negli ultimi minuti la partita si è trasformata in una battaglia. Tedesco ha ulteriormente rafforzato la linea di contenimento richiamando Orlando e lasciando il solo Carlini in attacco. La carica l’ha guidata Torromino, recuperando palloni, e una sua punizione-bomba è stata bloccata da Ginestra. Al 41′ il calabrese, servito da Caturano, si è trovato solo dinanzi a Ginestra, ha tentato di scavalcarlo con un tiro basso respinto di piede dal portiere. Allo scadere su perfetto assist di Torromino il pallone è sfilato dinanzi a Caturano e Tsonev, che non sono riusciti ad intervenire. Poi ancora Ginestra sulla scena quando (47′) ha respinto un tiro-bomba di Vutov. Ma le emozioni non erano finite e gli ultimi minuti sono stati da infarto: su capovolgimento di fronte Ramos si è trovato solo di fronte a Bleve che gli si è opposto evitando la beffa.
Ma mancava ancora un’altra azione thrilling: Vutov ha calciato in diagonale ed il pallone ha schieggiato il palo. Poi il fischio di Ranaldi e tutti a riprendere fiato non solo in campo ma anche sugli spalti.
Corriere dello Sport