L’ immortale – Callejon, corre , segna, difende e non si ferma mai. Benitez fu preso per pazzo…
Un esterno d’ attacco che è come un terzino a tutto campo. Difende, copre, rilancia l’azione. Corsa palla al piede, capacità di crossare e soprattutto di far gol. Ne sono ben 38 in maglia azzurra, per lui che non ha mai avuto fama di essere un attaccante prolifico. E pur avendo un rendimento che molti attaccanti “puri” invidiano, non è il gol il suo pezzo forte. Una capacità di corsa e di fiato senza eguali. Velocità e soprattutto preziosismi tattici che lasciano sbigottiti osservatori e allenatori. Callejon sa sempre cosa fare, quali movimenti effettuare. Sia in fase difensiva che offensiva. Assist e gol, non c’è problema. Aprire spazi, richiamare gli avversari. Nel suo “piccolo”, ammesso che sia tale, Callejon è un fenomeno. E non solo perché non si ferma mai. José Mourinho, che di certo non è il primo che passa, ebbe subito parole di elogio pubbliche quando Benitez lo portò al Napoli: «Grande acquisto», disse. Del resto lo Special One coccolava Callejon, lo faceva giocare quasi sempre anche se non era titolare. Lo stesso capitava con la maglia dell’Espanyol, dove José invece era titolare. Benitez fece un “regalo” a De Laurentiis, convincendo il giocatore a vestire l’azzurro (che senza Benitez non sarebbe arrivato) e creando così le premesse per una lunga storia d’amore. Per fortuna lo spagnolo si è legato a Napoli, tanto da rinnovare il contratto, proprio pochi mesi fa.
E lo stesso Benitez fu preso per pazzo quando disse: «Per me Callejon farà almeno 20 gol». Facce curiose e divertite in quel ritiro di Dimaro,
perché un po’ tutti dicevano che 7-8 reti sarebbero state un buon bottino. Invece proprio 20 ne fece Callejon nella sua prima stagione in azzurro: una profezia perfetta. Ha fatto bene, ma senza quei numeri, nelle due stagioni seguenti. 12 e poi 13 gol nell’ultima stagione. Pagando un po’ l’esplosione di Higuaìn, ma anche le sofferenze di Benitez e il cambio di filosofia con Sarri, che inizialmente vedeva Callejon fuori dai piani tecnici. Intanto sono 50 le reti in azzurro, 38 in campionato. Adesso le cose sono di nuove cambiate: Higuaìn non c’è più e lui si butta più volentieri in area di rigore a cercare il gol. Di testa e di piede, ma sempre con i suoi movimenti precisi e fulminei. E non ci ha messo molto l’attuale allenatore del Napoli a capire che
Callejon è irrinunciabile. In quel 4-3-3 (che Benitez non usava) lo spagnolo è l’ala destra perfetta. Alquanto strano che Callejon è andato in Nazionale appena due volte. Troppa concorrenza? A ben vedere neanche tanto vero. Stranezze del calcio. Perché il numero 7 del Napoli è semplicemente senza eguali. Soprattutto se ora si mette a fare anche il capocannoniere.
Fonte: Il Roma