Serena: “Sarri sta modificando un po’ il Napoli in base alle caratteristiche della sua nuova prima punta”

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Arek Milik impressionando tutti in queste prime quattro partite giocate dal Napoli, tre in campionato e una in Champions League, ha fatto addirittura meglio di Cavani e Higuain e anche di Careca e Maradona, dietro solo a Fonseca che di gol è riuscito a realizzarne otto: quattro reti, ben tre di testa. Il Mattino ha raccolto i pensieri sull’attaccante polacco, di uno dei più grandi colpitori di testa insieme a Beppe Savoldi e Roberto Boninsegna, Aldo Serena  che sottolinea la sua capacità di leggere prima la giocata e di riuscire quindi ad anticipare i difensori per l’impatto di testa. Serena è un ex grande ariete dell’Inter e della nazionale azzurra che aggiunge un particolare interessante e cioè le modifiche che Sarri sta apportando quest’anno al suo gioco proprio per sfruttare al meglio le qualità di Milik.

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“Ha una struttura solida e anche se non è molto elastico ha quella grande qualità in area di rigore che gli consente di capire prima dove la palla può arrivare: ha la sensibilità di anticipare il movimento del difensore. Sì di testa è veramente molto bravo e lo ha confermato contro i giganti difensivi della Dinamo Kiev. Sarri sta modificando un po’ il Napoli sulle caratteristiche della sua nuova prima punta: con Higuain si faceva un gioco prevalentemente palla a terra, adesso per valorizzare la struttura fisica di Milik arrivano più cross dal fondo soprattutto di Ghoulam. Milik e Higuain sono due giocatori completamente diversi: l’argentino è più completo, il polacco nel gioco aereo e nella forza fisica inteso come contatto e scontro fisico con il difensore. Può essere importante aprire varchi, un ariete che ha margini di miglioramento: una pietra grezza che dovrà raffinarsi – spiega Serena che aggiunge – Milik non potrà mai essere Higuain: deve limare alcune caratteristiche per essere più collaborativo con la squadra e partecipare di più al gioco per entrare in maggiore sintonia con la squadra. Sarri è molto bravo nella didattica e quindi crescerà anche da questo punto di vista”.

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