Ha giocato in entrambe le squadre italiane impegnate in Champions, ha inanellato record su record, Dino Zoff è un simbolo, ancora oggi, del calcio italiano. Ha osservato, ovviamente, le prime performance di Napoli e Juve in Europa…
Dove può arrivare il Napoli in Europa? «Non è un girone straordinariamente pericoloso. Ma il Napoli e le squadre italiane in generale devono stare attenti a una delle principali minacce delle coppe…».
A cosa si riferisce? «Agli arbitraggi. In Italia, da sempre, siamo abituati ad atteggiamenti dei direttori di gara meno fiscali. Fuori non è così: magari a Kiev è stato il Napoli a trarne beneficio, ma guai a cadere nell’errore di protestare troppo. Bisogna essere consci che gli arbitri europei sono molto permalosi».
La Juve andrà in finale? «Io dico di sì. E comunque se la gioca di sicuro. Ha molte possibilità di farcela: nelle grandi occasioni sa tirar fuori il meglio».
Mai come adesso la Juve sembra così bene attrezzata per poter vincere la grande coppa. «No, poteva farlo anche quando è arrivata in finale con il Barcellona. Però, è vero, questa ha una rosa molto ampia e di grande qualità e spessore internazionale».
E il Napoli? «Dopo le solite quattro e cinque superbig, ci sono gli azzurri. Io credo che il traguardo dei quarti di finale possa essere uno degli obiettivi del Napoli in questa stagione anche se rispetto a Kiev serve qualcosa in più».
Nel senso? «Quello che ha fatto il Napoli è bastato e avanzato per vincere la partita con la Dinamo, ma con il Benfica servirà qualcosa di più. Ma l’abilità di Sarri sarà proprio in questo».
Il Mattino