SARRI CAMBIERÀ di nuovo il volto del suo Napoli.

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Archiviati con successo i tre cambi di Palermo, si vedrà ancora turnover. Non dovrebbero esserci molti cambi. Almeno tre, forse con poche sorprese.

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Elseid Hysaj

Tornerà Hysaj sulla fascia destra, mentre viaggiano verso la conferma i due centrali Albiole Koulibaly, mentre Ghoulam agirà di nuovo a sinistra. Si vocifera,però, di una chance per Strinic, che conosce bene la dimensione delcalcio ucraino avendo giocando col Dnipro. Qualche altra novità dovrebbe
esserci a centrocampo: pronti a giocare dal primo minuto il “classico”terzetto composto da Allan a destra, Jorginho al centro e Hamsik a sinistra. Ma occhio al “solito” Zielinski, che potrebbe prendere il posto del brasiliano o dello slovacco. Difficile immaginare in campo Rog o Diawara, che hanno bisogno di ancora un po’ di tempo. Ci sarannonovità, invece, in avanti: l’unico che sembra certo del posto è José Callejon, ma al centro dell’attacco è probabile lo schieramento di Gabbiadini al posto di Milik, mentre a sinistra è pronto Mertens, che potrebbe ritornare titolare dopo la panchina col Palermo. Un turnover ragionato, e che non dovrebbe scontentare nessuno, visto che sabato ci sarà di nuovo il campionato con la sfida casalinga contro il Bologna.L’allenatore azzurro deve dimostrare di avere i nervi saldi e la capacità di gestire bene la rosa a disposizione. A Palermo sorriso-mertens-esultanza-san-paolotutti si aspettavano di vedere il consueto schieramento, con qualche cambio rinviato alla partita di domani sera. Invece Sarri, facendo anche pretattica, ha sorpreso tutti con qualche cambio mirato. Nessuno si aspettava di rivedere Maggio in campo dal primo minuto, e forse pure Insigne titolare era diventata un’ipotesi poco praticata. Vedremo come gestirà i cambi per cominciare bene un girone di Champions League che sulla carta sembra semplice, ma le tre avversarie (le altre due sonoBenfica e Besikstas) hanno vinto i rispettivi campionati e il Napoli non può certo sottovalutare questi avversari. L’obiettivo è arrivare primi, sia per centrare il traguardo degli ottavi (anche Mazzarri ci riuscì) e possibilmente qualificarsi come prima in modo da evitare qualche “big” pericolosa. Fonte: Il Roma

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