Serie B, Baroni vince il ‘derby’ degli ex azzurri
Benevento-Verona 2-0
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno 7; Venuti 6,5 Padella 7 Lucioni 7 Lopez 7; Chibsah 7 Buzzegoli 7,5; Ciciretti 8 Falco 7,5 (23′ st De Falco 7) Melara 6,5 (40′ pt Jakimovski 6); Ceravolo 7 (15′ st Cissè 6,5). A disp.: Gori, Pezzi, Del Pinto, Pajac, Bagadur, Gyamfi. All. Baroni.
Falli commessi: 3
Fuorigioco fatti: 1
VERONA (4-3-3): Nicolas 6; Pisano 6,5 Bianchetti 6 Antonio Caracciolo 4 Souprayen 6,5; Romulo 7 Bessa 7 Fossati 5,5 (13′ st Fares 5,5); Luppi 6,5 Ganz 5 (1′ st Gomez 6) Siligardi 5,5 (22′ st Cappelluzzo 6). A disp.: Coppola, Troianiello, Cherubin, Maresca, Zaccagni, Valoti. All. Pecchia.
Falli commessi: 7
Fuorigioco fatti: 1
ARBITRO: La Penna di Roma 1
Guardalinee: Prenna e Opromolla.
Quarto uomo: Strippoli di Bari.
MARCATORI: 37′ pt Falco (B), 37′ st Ciciretti (B).
ESPULSI: 5′ pt Antonio Caracciolo per fallo da ultimo uomo.
AMMONITI: Bianchetti (V), Bessa (V), Ciciretti (B).
NOTE: spettatori 9.325 (4.550 paganti e 4.775 abbonati). Angoli 9 a 7 per il Verona. Recupero: 2′ pt, 4′ st.
Sogni di un pomeriggio di mezza estate, tra caldo afoso e temporali. Sogni giallorossi, roba da stropicciarsi gli occhi. Il Benevento abbatte la corazzata della B e vola ad un passo dalla vetta. E’ la B delle matricole, è la B della squadra di Baroni che sovverte ogni pronostico e manda in visibilio i suoi tifosi. Il cerchio rosso sul calendario per questa sfida coi veneti è ancora ben visibile. Venisse giù tutta l’acqua del mondo, ci sono partite a cui non si può mancare. Il Vigorito fa subito a pezzettini il record d’incasso dell’esordio e sfonda il tetto dei diecimila nella partita che fa venire i brividi lungo la schiena a chi ha vissuto le stagioni proletarie della strega. Pomeriggio coi lustrini, entusiasmo e spettacolo, uno spot per la serie B, per il calcio di provincia che sgomita per andare in copertina. Di fronte la matricola impertinente (prima apparizione in cadetteria) e la veterana carica di gloria (uno scudetto, 42 partecipazioni in serie A, 52 in B). Baroni e Pecchia non fanno salti nel buio, partono con l’undici di domenica scorsa, pareggi per entrambi a Salerno e Carpi.
ROSSO DOPO 5’. Subito più Benevento che Verona. I giallorossi di casa sospinti da un pubblico caldo e corretto (non altrettanto si può dire dei 200 veronesi in Curva Nord, i cui cori sono stati assai poco eleganti) provano a pungere dalle parti di Nicolas. Al minuto numero 5 il match vive già la sua svolta. Ceravolo lanciato verso la porta veronese da un lungo lancio di capitan Lucioni viene messo giù da Caracciolo. E’ fallo da ultimo uomo, il rosso diretto è di prassi. Pecchia chiede a Romulo il sacrificio di completare la linea a quattro di difesa, ma i veneti soffrono soprattutto a centrocampo, dove Buzzegoli e Chibsah la fanno spesso da padroni. La partita la fa il Benevento, ma il Verona mette i brividi al 34′ con un diagonale di Souprayen che finisce di poco largo alla sinistra di Cragno. Tre minuti dopo il Benevento passa. Falco ruba palla a Souprayen al limite dell’area, trova lo spiraglio giusto per il suo piede mancino e infila imparabilmente Nicolas nell’angolino basso alla sua sinistra. E’ il momento migliore della squadra giallorossa che potrebbe addirittura trovare il gol del raddoppio. Baroni perde Melara prima della fine del primo tempo e si affida al montenegrino Jakimovski.
SECONDO TEMPO. Tatticamente rimane tutto come prima. Gomez entra al posto di uno spento Ganz, ma l’inerzia della gara non cambia. C’è solo un sussulto al 3′ quando Souprayen, innescato da Bessa, arriva nel salotto di casa di Cragno. L’azzurrino ha il riflesso pronto e devia in angolo. Il Benevento controlla senza apprensione, il Verona non riesce a rendersi più pericoloso. Baroni pensa di blindare il risultato inserendo prima De Falco al posto dell’autore del gol e poi Cissè per Ceravolo. Il 4-5-1 annichilisce i veneti che subiscono anche il secondo gol. Bravo Jakimovski a resistere alle spallate dei difensori veronesi e a mettere al centro per Ciciretti. L’ala giallorossa approfitta di una indecisione di Souprayen, croce e delizia della squadra di Pecchia, e appoggia di destro in rete. E’ il gol della consacrazione del Benevento, della vittoria impensata, dell’impresa che regala una splendida copertina alla matricola sannita.
Corriere dello Sport