ESCLUSIVA – G. Matacena (d.s. Internapoli): “La politica del Napoli va apprezzata tecnicamente ma anche economicamente”

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Giovedì  pomeriggio ilnapolionline.com ha fatto visita alla scuola calcio Internapoli, nome storico nel contesto campano e che come struttura ha davvero ottenuto ottimi risultati sul campo e non solo. Il nostro giornale nella giornata di giovedì ha intervistato il d.s. dell’Internapoli Giuseppe Matacena sul momento della società e sulla sfida di questa sera del Napoli a Palermo.

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Com’è composto l’organigramma della vostra scuola calcio? “All’interno dell’Internapoli siamo sulle 40 persone che lavorano nella struttura. Per quanto riguarda i mister sono due per ogni categoria, gli allenatori e i loro vice, ci sono tre direttori tecnici in base alle categorie e alle aree di competenza. Uno per i Piccoli amici, un altro per la categoria Esordienti e infine per il settore agonistico. A seguire ci sono io che mi occupo del mercato in entrata e in uscita, anche se in questi casi usare questi termini sembra improprio se consideriamo l’età dei ragazzi. L’Internapoli ha fino ad ora effettuato numerose cessioni a società professionistiche, non solo quest’anno ma l’anno precedente. Noi siamo un bacino per i club che vogliono acquistare da noi i ragazzi, in tutto sono iscritti quasi 620/630 calciatori, perciò stiamo facendo dei passi in avanti davvero importanti”.

Dal punto di vista tecnico quali sono le aspettative della scuola calcio per la prossima stagione? “Ovviamente affermarsi a certi  livelli, per quanto riguarda il settore agonistico non è mai semplice. Dai Giovanissimi agli Allievi vediamo come si comporteranno e il club punta molto sul rendimento di tutte le squadre dal punto di vista tecnico”.

Lei è il d.s. dell’Internapoli, come giudica l’operato sul mercato del Napoli di Giuntoli? “Io lo considero un maestro nel contesto  del calciomercato, io in questo sono ancora un umile operaio. Per me il signor Giuntoli sta lavorando nel migliore dei modi per le capacità del Napoli”.

La politica estiva del Napoli è stata quella di prendere giocatori giovani però già in orbita delle nazionali. Che ne pensa a riguardo? “Io credo che questo tipo di politica che effettua il club partenopeo sia davvero la  migliore possibile. Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche finanziario e tutto questo comporta anche i risultati che si conseguono sul terreno di gioco”.

Oltre la società di De Laurentiis con quali altre società siete affiliate voi dell’Internapoli? “Utilizzare il termine affiliazioni, credo che sia esagerato, preferisco la parola contatti. Rapporti con società di serie A, B e Lega Pro, chi ci chiedono i  ragazzi da far crescere nel contesto professionistiche noi li cediamo senza alcuna preclusione di sorta”.

Quest’anno nella lista Champions degli azzurri ci sono anche i fratelli Insigne. Cosa pensa di questi ragazzi napoletani che hanno raggiunto finalmente il loro obiettivo, ovvero giocare in ambito internazionale? “Io credo che sia davvero un risultato fantastico che loro hanno raggiunto. Credo che faccia bene al calcio in generale, al contesto campano e possa fare morale anche per loro e perché no all’intera famiglia”.

Stasera il Napoli andrà a far visita al Palermo. Quali possono essere le insidie contro l’undici allenato da Roberto De Zerbi? “Nel calcio di oggi nessuna partita è scontata, chiunque gioca contro una big vuol vendere cara la pelle per ottenere un risultato positivo. D’altro canto il Napoli deve cercare di ottenere il massimo risultato se vuole restare al vertice della classifica“.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

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