Domani sera allo stadio “Renzo Barbera” si disputerà la sfida tra il Palermo e il Napoli, con fischio d’inizio alle ore 20,45. In conferenza stampa al “Tenente Onorato” è intervenuto il mister dei rosanero Roberto De Zerbi sulla sfida contro gli azzurri. ”Ieri abbiamo fatto il primo vero allenamento perché avevo più giocatori possibili, ma non ho fatto grossi stravolgimenti perché il tempo non me lo permetteva e domani andiamo in campo per fare una buona partita con umiltà, che so è fondamentale, e anche tanto coraggio perché è quello che ci spinge ad andare oltre, ma non ci si può buttare dal quinto piano di testa perché non siamo attrezzati per farlo. Io sono un passionale e vivo tutto al 100% ma non posso avere spazi per pensare a cose che non siano di campo. Voglio finire il lavoro tattico con la squadra, ma domani servirà anche un grosso impatto mentale sulla partita, perché sulla carta siamo inferiori, ma il campo non si basa su quello che dice la carta. Ho bisogno di giocatori che giochino la palla senza paura e che si aiutino a vicenda. Io so che Sarri è un punto di riferimento mio, uno dei tanti ed è motivo di orgoglio per me e per molti allenatori italiani. Non mi piace copiare perché non sono inferiore ma voglio giocare il mio calcio. I giocatori bravi sono sempre complementari, Bruno Henrique ieri ha saltato l’allenamento per affaticamento muscolare, entrare subito in forma dopo aver cambiato continente dopo 10 giorni non è facile, Gazzi è una sicurezza e lo vedo come vertice basso, ma può anche fare la mezzala. Gli equilibri variano al variare del numero dei difensori, quindi si può trovare con qualunque modulo. Non mi soffermo sul modulo e c’è bisogno di tempo perché non ho la bacchetta magica. Non mi piace piangermi addosso e voglio sopperire alle assenze con il lavoro e la grinta. Diamanti è un giocatore che può giocare in qualsiasi posizione, voglio che giochi col cervello e vicino la porta e che faccia anche giocare gli altri. Sallai? E’ un giocatore di grandissimo talento, deve impare la lingua, a stare in campo e io devo metterlo in condizioni di progredire immediatamente. Il Napoli lo si conosce, però, voglio pensare alla mia squadra e a noi stessi. Le alternative sugli esterni ci sono e mi vanno bene, se mi si criticano i giocatori è anche colpa mia perché non li metto in condizione di fare bene. Gonzalez per me è un titolarissimo, non so se aveva intenzione di andare via, non l’ho ancora conosciuto ma voglio farlo per parlargli chiaramente. Rajkovic può giocare anche terzino, Vitiello lo vedo anche terzino perché ha giocato anche in quel ruolo. Oltre Vitiello vedo già un vice capitano ma è giusto comunicarlo prima alla squadra. E’ importante sfruttare le caratteristiche che hanno i giocatori, ma bisogna intanto dare equilibrio, quella di domani è una partita che richiede più energie dal punto di vista mentale. Non vedo punti deboli nel Napoli, hanno preso tanti gol, ma non significa che non abbiano una buona difesa. Ci tenevo tanto a stare in panchina domani anche perché è stata una squalifica ingiusta. Non credo che nel Napoli incida la Champions, ma, essendo arrivato ieri, vorrei prima dedicarmi alla mia squadra. Deve essere la squadra a trascinare lo stadio, almeno inizialmente: voglio una squadra di carattere e con coraggio a prescindere dal risultato”.
La Redazione