Calcio in Pillole: rubrica di U. Garofalo – Hamsik, la bestia nera del Palermo si è assopita?

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Nome: Marek. Cognome: Hamsik. Segno distintivo: centrocampista più bomber d’Europa. La carta di identità, scaduta da qualche stagione, è un ricordo di quello che il capitano fu: la proverbiale fame di goal dello slovacco, infatti, sembra essersi assopita negli ultimi anni. Il numero 17 del Napoli aveva abituato i supporter azzurri ad un numero di marcature spaventoso, fino a diventare vero e proprio incubo delle difese avversarie. Con 9 goal nella Serie A 2007/08 e 2008/09 ed addirittura 12 reti in quella 2009/10, Marek si è laureato per tre volte consecutive come miglior cannoniere della squadra partenopea, superando i vari Zalayeta, Lavezzi e Quagliarella. Persino con l’arrivo di Edinson Cavani, goleador di razza, la verve offensiva di Hamsik si è stabilizzata su standard alieni: 31 le marcature in 3 campionati, 11 nel 2010/11, 9 nell’annata seguente ed ancora 11 nel 2012/13. Quando sulla panchina campana si presenta Rafa Benitez, il centrocampista di Banska Bystrica perde sicurezza e pericolosità offensiva: i centri realizzati in due tornei sono 14, sette per ciascuno, le prestazioni offerte ben più opache rispetto alle annate precedenti. Il faccia a faccia con Sarri, nella scorsa stagione, riporta il capitano in una posizione a lui più congeniale, quella di mezz’ala nel 4-3-1-2 e nel definitivo 4-3-3. La cura toscana rivitalizza Higuain, che diventa il giocatore più prolifico in una singola stagione del campionato italiano, con ben 36 gioie in 35 partite. Il bottino di Hamsik, comunque, rimane fermo a quota 6, il più basso della decennale carriera in magli azzurra. Lo slovacco, dopotutto, è costretto a ridurre il numero dei propri inserimenti per partecipare maggiormente al fraseggio azzurro ed alla fase di non possesso. I tifosi del Napoli e tutti i fantallenatori che hanno puntato sull’ex Brescia, comunque, si augurano che Marek possa ritrovare quel vizio assopito già a partire dalla gara di Palermo: il rosanero, infatti, è una delle vittime preferite dello slovacco, con ben 7 centri in 16 gare. L’ultimo, manco a dirlo, risale all’Agosto del 2012. Quanto tempo è trascorso, capitano…

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Calcio in Pillole, rubrica di Umberto Garofalo
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