Chiavelli e Giuntoli: il successo della gestione economica. Con l’avanzo si gestiranno i rinnovi

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L’ad Chiavelli e il ds Giuntoli non avevano come imperativo categorico quello di ridurre i costi, ovvero abbattere il monte ingaggi: ma di fatto la scelta di puntare su giovani di talento, dallo stipendio sostenibile e l’avvenire sicuro, ha prodotto una riduzione degli stipendi complessivi che scendono sotto i 69 milioni lordi contro i 74,6 milioni di dodici mesi fa. C’entra, ma solo fino a un certo punto, il fair play finanziario, perché tanto si è visto che la Uefa applica sanzioni solo teoriche per i club poco virtuosi. La filosofia gestionale del Napoli prevede che solo in casi eccezionali si possa sforare il tetto dei 3 milioni. È successo per tre anni con Higuain (5,5) e ora tocca ad Hamsik, che ha firmato un rinnovo da 4 milioni a stagione fino al 2020. E a Callejon (3,1). Ma sono casi limiti. La media-ingaggio della rosa azzurra è di circa 1,4 milioni a calciatore: si passa dai più ricchi come Hamsik (4) e Callejon (3,1) a Hjsay (0,6) e Tonelli (0,6). Ma è ovvio che questi circa 6 milioni di euro risparmiati fino ad adesso verranno spalmati nelle prossime settimane dai vari rinnovi in vista che renderanno milionari anche Koulibaly (0,8) e lo stesso terzino albanese. Diciamolo chiaramente: un bel successo per Giuntoli. Fonte: Il mattino

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