Negro, il Napoli ha trovato il suo scugnizzo talentuoso
De Laurentiis, tra i suoi progetti sportivi, ha sempre incluso quello della Scugnizzeria. Una sorta di academy, versione napoletana, per far crescere in casa gli Hamsik e gli Insigne del futuro. In questi anni di presidenza ADL c’è riuscito a fasi alterne, ma, ad oggi, c’è un nome su cui gli addetti ai lavori scommetterebbero ad occhi chiusi: Antonio Negro, attaccante classe 1998 nato a Marcianise. Viene da un campionato Primavera disputato da protagonista, con 22 gol realizzati e il titolo personale di miglior marcatore del girone C in cui era impegnata la squadra partenopea. L’estate 2016 poi, mentre gli altri coetanei se la ricorderanno per una vacanza speciale con gli amici, Antonio potrà dire di averla trascorsa in montagna, in Val di Sole precisamente. E’ stato, infatti, uno dei giovani aggregati alla prima squadra di Sarri a Dimaro, per la preparazione estiva alla nuova stagione. Annata che vivrà ancora con la Primavera, nonostante gli interessi di alcuni club di B e Lega Pro. La società partenopea crede in lui, il primo contratto da professionista che lo legherà al Napoli fino al 2021 ne è un ulteriore conferma. Non potrebbe essere altrimenti visto che ci troviamo dinnanzi a una prima punta che ama lavorare spalle alla porta e ha buone capacità nell’andare via nello stretto. Di piede destro, calcia frequentemente di collo esterno a cercare il compagno in profondità. Discontinuo, ma la giovane età è un alibi. Gioca di sponda, ha una buona progressione palla al piede con falcata regolare. Conquista punizioni con un pizzico di furbizia, a volte, però, accentua troppo il colpo subito. Possiede ottime doti di smarcamento e nell’orientamento del corpo, ma deve mettere su massa muscolare. E’ combattivo in pressing, tenta spesso la volée e chiude bene il tiro angolato. Napoli ha trovato il suo nuovo scugnizzo.
A cura di Francesca Flavio