Parliamo del centrocampo – di G. Calabrese: “Lì nel mezzo, non siam rimasti in 3!”
Napoli-Milan, 4-3-3- contro 4-3-3, squadre a specchio, Sarri contro Montella. Ed entrambe le compagini scelgono di giocarsela. In cabina di regia, riprende il suo posto nella mediana azzurra, Jorginho, che garantisce maggiore copertura ed equilibrio, soprattutto in fase di non possesso, cose che riesce più difficile a Valdifiori. Ai suoi lati, Allan ed Hamsik. Nella prima fase di gioco, i rossoneri riescono a sporcare intelligentemente le linee di passaggio azzurre e manovrano in maniera fluida, appropiandosi del possesso palla, scegliendo un 4-4-1-1 che porta Niang su Jorginho in fase di non possesso. Poi, dopo il vantaggio azzurro, il Napoli comincia a cercar lo stretto per palleggiare, alza il baricentro e le famose linee di passaggio ritorna a farle sue. Il regista italo brasiliano, torna spesso davanti alla difesa, Hamsik va a fare il mediano e Allan si occupa dell’ interdizione. La trasmissione della palla è felice, le soluzioni sono buone, come le geometrie che partendo dalla difesa, sono costruite a centrocampo, per coinvolgere infine sia le catene esterne che il reparto offensivo. Quando la stanchezza comincia a farsi sentire, si vede qualche errore di troppo, si assiste a qualche scelta sbagliata, sia da parte di Hamsik che dello stesso Jorginho, nonostante cerchino entrambi di tenere la posizione, per non lasciare buchi. Allan, dal canto suo, non disdegna il suo impegno e ci mette tutta la sua fisicità nel duello con Bonaventura e sulla lunga distanza. Viene sostituito da Zielinski, perchè il Milan raggiunge il pari e Sarri opta per il centrocampo tutto tecnico. Il giovane talento polacco non delude: entra, spacca la partita con un’azione magistrale in cui tiene palla per 50 metri, offre un assist prezioso a Mertens che sarà il preludio al 3-2 del Napoli. Centrocampo a tre? Solo numericamente! Quest’anno i “tre titolari”, lì nel mezzo, non sono soli!
a cura di Gabriella Calabrese