– Bisogna dare alla gente la sensazione di giocare sempre per 90 minuti, a Pescara lo abbiamo fatto solo per 45 e non mi piace molto.
– Cavani? Non lo so e non mi interessa. Domani gioco contro il Milan e non riesco a parlare di un tesserato del Paris Sant Germain. Cavani non può che lanciare messaggi d’amore a Napoli dopo 3 anni così. Altre città possono farti arricchire e vincere, ma mai vivere sensazioni così.
– Domani dovremo portare in campo la stessa rabbia vistasi a Pescara. Non dovremo scendere sul terreno di gioco con la pigrizia che potrebbe poi indurci all’incertezza.
– Sono convinto che il Milan abbia l’obiettivo Champions e quindi non abbia aspettative diverse dalle nostre. E’ una squadra con un’identità, è pericolosa in ampiezza e attacca con 5 uomini. Ripeto, le gare ad agosto sono legate più alle condizioni del momento che al valore delle squadre.
– Non sono mai soddisfatto nè preoccupato delle partite di agosto perchè lasciano il tempo che trovano.
– A un certo punto volevo inserire anche Zielinski al posto di Allan, poi i crampi di Hamsik hanno cambiato le cose. In quel momento non avvertivo nessun pericolo da parte degli avversari, quindi potevamo rischiare qualcosa mentre nel primo tempo non mi è saltato in mente.
– L’attacco della profondità diventa più facile con gli spazi ampi, ma ci sono calciatori come Callejon capaci di attaccarla anche quando l’avversario si chiude. Chiaramente la densità comporta una maggior difficoltà a far filtrare il pallone. Mertens tende a giocare vicino all’attaccante centrale, ma bisogna vedere anche quando c’è da difendere e in quale momento della partita bisogna farlo.
– Se Mertens pensa di condizionarmi fissandomi negli occhi, sbaglia di grosso. Jorginho è un giocatore importante, a Pescara abbiamo sbagliato nelle risalite lasciando troppi spazi tra singoli e tra reparti. Non c’era un calciatore capace di risolvere la situazione da solo.
– Eravamo quasi riusciti a vincerla, poi ci sono stati degli episodi. Mi riferisco ad entrambi gli episodi da rigore. Su Mertens o è rigore o è punizione per gli avversari, non certo rigore.
– Ciò che ho visto nell’ultimo anno mi condiziona, ma le gerarchie lasciano il tempo che trovano. La gerarchia? E se poi il campo mi dice altro, si ribalta. Era più semplice giocare nel Napoli del secondo tempo che in quello visto ne primo.
– Le vicende del campo e del mercato in questo momento sono accavallate e possono influire. Siccome non ho comunicazioni in tal senso, per me domani partono tutti quanti alla pari.
– Sorteggio Champions? Diffido dall’opinione degli addetti ai lavori. Nel nostro girone abbiamo 3 squadre campioni nel loro paese. Parliamo di un girone che sembra abbordabile ma lo reputo complicato, combattuto e difficile.
– Le voci che riguardano Gabbiadini per me valgono zero. Il ragazzo si è allenato con noi ed è a disposizione. Parliamo di un attaccante che ha sempre sofferto gli inizi di stagione: non è sua la responsabilità del primo tempo così brutto e lo tengo in considerazione. La partita contro il Milan sarà seria e complicata. Milik è in Italia da 20 giorni ma sembra già sufficientemente a suo agio. Ho sensazioni positive su di lui e credo che abbia margini di miglioramento enormi.
– A Pescara siamo entrati in campo in maniera pigra e di conseguenza siamo andati in difficoltà. La squadra ha reagito bene nel secondo tempo, siamo andati vicini alla vittoria che non è arrivata per alcune concause. Non mi è piaciuto l’approccio, ma al calcio d’agosto credo poco. Le condizioni climatiche erano al limite e credo che non si debba giocare ad agosto. Abbiamo trovato di fronte un avversario con tanto entusiasmo, nella seconda frazione abbiamo giocato il nostro calcio anche se possiamo fare meglio.
Oggi conferenza stampa pomeridiana, con gli azzurri che saranno in ritiro in vista del match del San Paolo (leggi l’ articolo). Napoli e Milan sono due squadre che affrontano le gare sempre al massimo dell’agonismo, aspettiamo il mister con la sua carica.
A cura di Francesca Flavio