L’ editoriale di Adolfo Mollichelli: “Napoli può aspirare allo scudetto”
“Il calcio d’agosto va preso per quello che è ma alcune indicazioni valide per il futuro le dà. Una su tutte: una squadra che ha cambiato appena il sembiante ha il vantaggio di potersi muovere secondo abitudini consolidate. È il grande vantaggio di cui potrà beneficiare il Napoli nel campionato che sta per cominciare, ouverture azzurra domenica a Pescara. Mercato ancora aperto fino alla fine del mese, qualcun altro arriverà. C’è la promessa presidenziale del colpo grosso, magari in attacco. Ma se non dovesse arrivare non credo che sia il caso di cadere in depressione. De Laurentiis si è invaghito di Icardi che piace anche a Sarri. Il duello con l’Inter prosegue e forse Wanda Nara non la spunterà. La moglie procuratrice di Maurito potrebbe anche aver giocato d’astuzia per costringere la proprietà cinese dei nerazzurri a rivedere il cachet del marito-assistito. Con Milik e Gabbiadini si potrà andare sul sicuro. Gli azzurri non hanno necessità di ingolfare il centro dell’attacco perché sono maestri negli inserimenti a sorpresa. E qualcosa mi dice che Kamsik quest’anno segnerà più del solito potendo incunearsi in zona centrale con più frequenza, in quella fetta di campo, insomma, che era regno incontrastato di Higuain.
Nella mia personale sfera di cristallo vedo un campionato equilibrato. Il titolo se lo contenderanno in quattro: Juve, Napoli, Inter e Roma. Con il Napoli che parte con il vantaggio di essere già amalgamato, di sapere che cosa fare ad occhi chiusi. La Juve ha fatto grandi acquisti ma ha perduto Pogba il penultimo dei modicani di un centrocampo stellare che contemplava fino a poco tempo fa anche Vidal e Pirlo. È rimasto Marchisio ma non si sa in quali condizioni tornerà dopo l’infortunio e la lunga degenza. L’Inter ha cambiato tecnico in corsa e resta da vedere se Mancini era il punto oscuro, credo di sì. La Roma, infine, ha perduto Pjanic ma ha rinforzato difesa e centrocampo.
Napoli tra le prime tre anche senza Higuain che potrebbe essere il destabilizzatore della “nemica” dall’interno. Rendendo difficile ad Allegri la gestione dei cambi in attacco che Morata e Zaza anche se a malincuore finivano con l’accettare.
Buon campionato, azzurri. Mi aspetto che siate ancora protagonisti. In fin dei conti il calcio-champagne è solo il vostro”.
A cura di Adolfo Mollichelli