Si può segnare e vincere anche senza El Pipita? Il Napoli ci sta riuscendo come testimoniano i risultati delle ultime amichevoli. Quattro reti al Monaco e un altro poker ieri contro l’Hertha. L’obiettivo di Sarri è quello di “dividere” i gol che garantiva Higuain tra gli attaccanti vecchi e nuovi. Senza il Pipita l’area di rigore avversaria è più libera e la squadra partenopea può sfruttare al meglio i tagli di esterni offensivi di valore assoluto quali Callejon, Mertens e Insigne. Da loro il Napoli si aspetta più reti rispetto al passato. Non solo. Gabbiadini e Milik sono molto abili nell’allargarsi per creare varchi preziosi per i compagni di squadra e hanno piedi delicati per dialogare con loro nello stretto. Il nuovo Napoli non ha più un centravanti da trenta gol ma ha un pacchetto offensivo meno leggibile e, forse, nel suo complesso più pericoloso. L’amichevole contro l’Hertha conferma anche la crescita di Hamsik. Il talento di Marek non è mai stato oggetto di dibattito. Ma lo slovacco che ha scelto di legare ai colori partenopei gli anni più belli della sua carriera sembra finalmente pronto a indossare i panni del leader. E grazie al movimento degli attaccanti Hamsik può diventare un giocatore importante anche in fase conclusiva. Arrivando da dietro e grazie al tiro che madre natura gli ha dotato può andare facilmente in doppia cifra.
Fonte: gasport