Salernitana, ecco quando arriverà Rosina

0

«L’accordo c’è. Dobbiamo soltanto ratificarlo dinanzi ad un giudice del lavoro. E lo faremo il 16 o 17 agosto». La dichiarazione di Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, sgombra ogni possibile dubbio alimentato dall’ulteriore slittamento dell’arrivo di Alessandro Rosina a Salerno. Dunque, il fantasista di Belvedere Marittimo diventerà granata la prossima settimana dopo un lungo braccio di ferro con il club etneo a cui è tuttora legato per un altro anno.
NOVE. La Salernitana sarà la nona società per Rosinaldo da quando ha iniziato a giocare al calcio. Un numero, il nove, che sembra caratterizzare la sua carriera. A nove anni, infatti, si trasferì a Parma, accompagnato ovviamente dai genitori perché non aveva ancora l’età per il collegio. Nove sono i

Factory della Comunicazione

Serie B
Serie B

gol realizzati la scorsa stagione col Bari durante la regular season, a cui aggiungere i due messi a segno nei play off. Appena nove le presenze con lo Zenit San Pietroburgo nel primo anno della sua esperienza in Russia con Spalletti in panchina. Sempre nove i gol segnati in serie A col Torino nella stagione 2006/2007. Insomma, tutto si può dire tranne che Rosina non abbia già superato la prova del nove. I numeri, del resto, parlano da soli: 167 presenze in A (con Parma, Torino, Cesena e Siena) e 28 gol, 172 partite in B (con Verona, Torino, Siena, Catania e Bari) e 43 reti, 48 assist decisivi, mai un cartellino rosso.
TOP. Un top player, quindi, per la Salernitana, che ha messo in gioco un investimento notevolissimo, sicuramente il più ingente della gestione Lotito-Mezzaroma: oltre un milione di euro. Da Bari, dov’è stato protagonista l’anno scorso, a Salerno, passando per Catania. C’è il Sud nell’ultima fase della carriera di Rosinaldo, il suo Sud, dopo una vita trascorsa al Nord e dopo la parentesi in Russia con lo Zenit. Un’esperienza che lo ha segnato profondamente, con quelle gare (spesso seguite in panchina) giocate col termometro a meno venti gradi. Un’esperienza sintetizzata anche in quel tatuaggio sulla pelle che raffigura la corona dell’impero russo. Ma il Sud gli è rimasto dentro. E Rosina lo esprime in campo col talento e la fantasia, salernitana arechifuori con quello spirito di sacrificio che ha sempre caratterizzato la sua vita prima ancora della sua carriera. La famiglia e la passione per il pallone rappresentano da sempre il suo vero Zenit. Non a caso il suo agente è Fabrizio, il fratello. Non a caso Rosina ha aperto una sua scuola calcio a Cittadella del Capo, in Calabria.
MODULO. Con l’arrivo di Alessandro Rosina la Salernitana cambierà volto, sebbene l’ex Toro sia in grado di interpretare diversi ruoli: da trequartista ad ala destra, da centrocampista di destra a seconda punta. Con lui, insomma, Sannino potrà dare concretezza a quella sua idea di «squadra duttile». Dal 4-4-2 di oggi, dunque, la Salernitana potrà passare ad un più spregiudicato e spumeggiante 4-3-1-2 o 3-4-1-2, moduli nei quali Rosinaldo si sistemerebbe alle spalle del tandem d’attacco composto da Coda e Donnarumma.

Corriere dello Sport

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.