Avellino, i tifosi sono imbufaliti

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Peggio di così la nuova stagione non poteva iniziare per l’Avellino: lo stadio indisponibile per il ritardo nella posa in opera dell’erba sintetica; la conseguente inversione del campo con la prima gara ufficiale giocata sul campo di Bassano del Grappa, negando ai tifosi la possibilità di fruire dell’accesso alla gara di Coppa previsto nel costo dell’abbonamento; la sconfitta rimediata contro la formazione veneta, che milita in Lega Pro; la conseguente estromissione dalla Coppa Italia per l’Avellino che stava assaporando il gusto di giocare sul campo della Sampdoria e registrare un incasso rilevante. «Vergogna», si leggeva in uno striscione esposto prima della partita dai tifosi irpini giunti fino a Bassano e inizialmente rivolto a società e comune. «Noi vittime della vostra incapacità». Quell’aggettivo è stato poi indirizzato pure ai calciatori, alcuni dei quali sono andati a chiedere scusa ai sostenitori irpini. Da «oggi le comiche» la seconda segnatura, maturata su un calcio d’angolo battuto da Rantier senza che nessun calciatore irpino s’interessasse della cosa. Nessuna giustificazione da parte del nuovo tecnico: «E’ una sconfitta che deve fare riflettere tutti», ha sentenziato Toscano che ha ammesso: «Non siamo entrati in partita, siamo stati sempre in ritardo sulla palla e privi di concentrazione. La prestazione è negativa ed è lo specchio di ciò che siamo adesso. Si può sbagliare un gol o un passaggio, non l’atteggiamento». Poi un doveroso pensiero rivolto ai tifosi. «Mi dispiace tanto per loro: chi viene allo stadio deve vedere una squadra combattiva e determinata, al di là del risultato». Sabato c’è Avellino-Vultur Rionero (ore 17), amichevole in programma a Lioni. Fonte: cds

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