Uscire dalla Tim Cup dopo 120 minuti tirati e alla lotteria dei rigori non è una cosa che si accetta a cuor leggero. Ma della serata del derby rimangono tante belle sensazioni che fanno guardare al futuro con grande fiducia. D’altro canto l’applauso finale della curva non è stato affatto formale, ma partecipato. Soddisfatto anche Marco Baroni che sul piano tattico è tornato sui suoi passi sfornando, dopo il 4-3-1-2 provato in ritiro, un 4-4-2 nuovo di zecca, molto più calzante agli uomini che ha attualmente a disposizione. In poche parole il tecnico fiorentino ha deciso di percorrere un solco antico, consegnando momentaneamente le chiavi della squadra al gruppo che ha conquistato la promozione nella passata stagione: «Di questo aspetto forse si è parlato troppo e a sproposito – ha detto Baroni – io ho grande rispetto per questi giocatori che hanno entusiasmato il pubblico e del resto prima di me parla il campo». Messe a tacere alcune polemiche sterili e strumentali, l’allenatore giallorosso non ha potuto altro che fare gli elogi alla sua squadra, uscita sconfitta senza meritarlo: «Questo è il calcio che voglio e che si deve fare, dinamico ed aggressivo. Ci sono stati momenti della partita in cui tutti i miei giocatori erano a caccia del pallone, con grande determinazione e qualità. Poi troppi sono scesi di condizione, come è normale che sia di questi tempi: ma a me va benissimo così»-. Nel momento migliore della squadra giallorossa è mancato solo il gol: «Se lo avessimo trovato, avremmo visto un’altra partita. Ma del Benevento mi è piaciuto tutto: l’approccio, il dinamismo, quell’andare sempre sopra ritmo. Peccato per come è finita, ma, si sa, ai rigori può accadere di tutto». Il cambio di modulo non è un passo indietro, ma la ricerca di una quadratura che si spera arrivi con l’inizio del campionato: «Avevo tante punte ed ho provato il centrocampo a tre, ma noi proviamo ogni cosa e la squadra mi segue. Complimenti a Ciciretti che si è adattato sulla fascia e a Melara che è andato sull’altra corsia, complimenti alla difesa. Questa squadra ha giocato proprio col piglio giusto». Non vuole parlare di mercato, ma alcuni movimenti sono sul punto di essere definiti. Sul fronte uscite Marotta sembra sul punto di trovare l’accordo per la rescissione, mentre per oggi si attende la firma sul prolungamento del contratto per Lopez. Per quel che riguarda il mercato in entrata le due trattative per il difensore Bagadur e il centrocampista Eramo sono sempre vive con Fiorentina e Sampdoria: «Bisogna avere la pazienza di attendere ancora qualche giorno – spiega il diesse Di Somma – ma io sono abbastanza fiducioso».
Fonte: corrsport