Stamane durante Si Gonfia La Rete, in onda sulle frequenze di Radio CRC, è intervenuto mister Emiliano Mondonico. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:
“Il non salutare di Higuain è stato davvero un gesto basso. Il discorso è molto più profondo, ma quella di non salutare nessuno è la cosa che mi è dispiaciuta di più. Credevo ci fosse un ambiente di grandissima amicizia e rispetto tra lui e il resto del gruppo. E’ meglio dare colpa alla dimenticanza allora, mentre è peggio chiedersi il perché questa ci sia stata, se sia stata casuale o volontaria.
Per non rovinare Gabbiadini è importante non paragonarlo a Higuain. Ha caratteristiche, modo di giocare, movimenti e tanto altro ancora differenti. Non è una prima punta vera ed è un giocatore che si esprime meglio in funzione dei compagni e non di se stesso. Se utilizzato nella maniera giusta, magari lui non farà 30 gol, ma forse il resto intorno a lui raddoppierà le marcature fatte l’anno scorso.
Il Napoli deve guardare alla Juve del dopo-Conte. Si può collegare la partenza di Higuain con quella dell’ex ct azzurro. C’è molta similitudine in questa situazione. Vuol dire che il Napoli deve giocare per dimostrare a tutta Italia che il loro ottimo campionato dipendeva esclusivamente da Higuain, ma anzi da quelli che sono rimasti. La Juve ha vinto con Allegri perché hanno tutti voluto dimostrare che Conte era importante, ma non fondamentale. Gli azzurri devono dimostrare che tutti i propri elementi erano all’altezza, e non il contrario. Sembra una sciocchezza, ma spesso può diventare la chiave per costruire una mentalità vincente”.