La penna de Il Corriere dello Sport ci ha concesso una “one to one” al campo sportivo di Carciato, per approfondire le tematiche azzurre del momento. Leggiamo insieme quanto emerso:
Iniziamo con un primo bilancio del ritiro estivo in vista della stagione 2016/2017, tenendo conto che ormai siamo alle battute finali.
“Sotto il profilo del lavoro è stato positivo, sotto quello della ricostruzione non ancora perché, mancando Higuain, resta ancora un vuoto. Però il mercato è lungo, per fortuna del Napoli. Ci sono le idee, le possibilità di intervenire e i soldi. Quindi bisogna avere fiducia”.
Ha intervistato De Laurentiis per parlare delle questioni Higuain e futuro. Come ha letto le sue affermazioni sul Pipita?
“I dirigenti di calcio, i manager, in genere, è così che devono ragionare. Con il cuore, ma fino a un certo punto. Poi devono essere operativi ed è chiaro che all’addio di Higuain non si resta insensibili, nessuno può rimanere insensibile. Non lo è rimasto il Napoli che, però, dopo mezz’ora si è messo a lavorare e ha cominciato a cercare di arrivare a Icardi”.
Milik – Tolisso significa che la linea di Giuntoli, quella dello scouting internazionale, sta funzionando?
“Milik sì, Tolisso non verrà. Ormai è definitivamente saltata la trattativa per il francese. Però c’è questa nuova idea di calcio di reclutare giovani e vedremo chi sarà il mediano al posto del francese. Bazoer dell’Ajax è molto bravo, ma bisognerà vedere”.
Questa mattina il mister ha parlato ai taccuini del suo giornale. Sul piano comunicativo sembra che non ci sia niente da dire: è stato perfetto.
“Mi è sembrata una bella analisi. Sarri è una bella persona, un uomo intelligente, pieno di ironia. Una persona con cui starci piacevolmente. Le interviste, poi, hanno un peso relativamente e, comunque, lo hanno nel momento in cui esprimono dei concetti seri. Come quello, per esempio, della malinconia, della tristezza per la vicenda Higuain”.
Sarri e i calciatori si aspettavano almeno una telefonata: è stato un brutto colpo anche emotivamente?
“Tutti si aspettavano una telefonata, ma non c’è più tempo: è scaduto. Prenderanno atto che il calcio va così, ma loro sono abituati a questo genere di situazioni”.