De Laurentiis: “Gonzalo è solo un rubentino!”

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Aurelio De Laurentiis ha deciso di uscire dal bunker in cui, da quando è arrivato in Val di Sole, si è praticamente rinchiuso. E davanti a un centinaio di tifosi ha dato vita a un piccolo show in cui ha etichettato il Pipita con l’epiteto tanto caro ai tifosi del Napoli: «È uno rubentino!». E lo ha fatto per ben due volte, magari qualcuno avesse sentito male e magari avesse pensato a un semplice «juventino». Probabilmente per mostrare da vicino il mondo Napoli a Bill Peterson, uno dei boss della Nasl, la Lega parallela alla Mls del soccer americano, ospite del club azzurro per tutta la giornata (De Laurentiis continua a corteggiare l’idea di una squadra da far giocare negli Usa), ha deciso di raggiungere la squadra sul terreno di gioco di Carciato. E proprio mentre sul web cominciavano ad arrivare le prime foto di un Higuain sorridente e con la sciarpa bianconera attorno al collo. De Laurentiis si è recato nei pressi della palestra-mobile dove spesso si attardano i giocatori per gli ultimi esercizi, si è fatto scattare qualche foto, ha confabulato qualche parole con Tonelli e altri e poi dopo una decina di minuti si è avviato verso l’uscita. A questo punto dalla tribuna un tifoso gli ha urlato: «Ho Gonzalo al telefono, presidente cosa gli dico?». E lui interrompendo la conversazione a bordocampo ha risposto: «Che è un rubentino!». Forte e chiaro. Evidente che in tanti hanno un dubbio sulla parola, qualcuno pensa di non aver capito bene vista la distanza. Evidentemente i rapporti con la Juve sono davvero molto tesi per arrivare a spingersi a tanto. Basta e avanza? Macché. Altro campanello di tifosi da cui arriva la più banale delle domande che di questi tempi di mercato possa piombare al patron azzurro: «Presidè… ma prendiamo qualcuno?». Il patron sorride sornione, allarga le braccia e replica: «Ma che domande mi fai? E certo che ne prendo due, tre, quattro ma devono avere la passione e l’anima azzurra e non che poi diventino altri rubentini». Bene. I tifosi rumoreggiano, perché fanno fatica a capire a chi possa rispondere l’identikit. Poi se ne fanno una ragione e sorridono al «rubentino» con cui De Laurentiis ha apostrofato Higuain. Chissà se il blitz di Carciato sia stato anche un test per verificare il clima attorno al Napoli da parte di De Laurentiis. Fatto sta che alle 15, all’hotel Rosatti, si tiene un vertice tra organizzatori della Val di Sole e i dirigenti azzurri in cui si decide che anche la presentazione tradizionale nella piazza di Dimaro, prevista per domani sera, della squadra è stata cancellata. Una scelta che il Napoli giustifica con la voglia di voler allestire lunedì sera, in occasione del vernissage inaugurale al San Paolo contro il Nizza per i 90 anni del club azzurro, un grande evento con tanto anche di ex campioni azzurri in passerella nel corso della serata. Certo, quelli della Val di Sole ci sono rimasti assai male: prima salta l’incontro tra Sarri e i tifosi, poi la presentazione ufficiale che porta quassù anche cinquemila persone. Insomma, non è che sia stato tutto rosa e fiori, questo sesto anno qui a Dimaro. Il Napoli, per farsi perdonare dell’evento cancellato comunica che a tutti i tifosi presenti a Dimaro, verrà regalato un biglietto a scelta tra Napoli – Nizza e la prima partita di campionato al San Paolo, Napoli – Milan del 28 agosto. Nel 2017 c’è già un accordo per tornare in questo angolo delizioso e incantato del Trentino. Ma alcuni punti dovranno essere ancora chiariti.

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Fonte: Il Mattino

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