Pessime notizie per il San Paolo, realizzati solo interventi urgenti agli impianti, il restyling è lontano
L'Uefa non darà mai il permesso di giocare gare internazionali al San Paolo
Oggi, nella tarda mattinata, si presenterà in città una commissione dell’Uefa per dare uno sguardo allo stadio. Questa notizia sarebbe considerata banale in qualunque altra città che vive di pane e calcio, ma se questa notizia riguarda Napoli, allora diventa un caso, quasi un dramma: oddio arriva la commissione Uefa allo stadio, e adesso che succederà? Il fatto è che lo stadio di Napoli, così com’è, non è adeguato alle norme severe dettate alle società che ospitano manifestazioni calcistiche di carattere internazionale. Il fatto è che lo stadio ha bisogno di importanti lavori di restyling ma quei lavori, oggi, non possono ancora essere assicurati perché non ci sono soldi né finanziamenti. Così come Il Mattino ha scritto ieri, i 25 milioni necessari agli interventi dovrebbero essere messi sul tavolo dal Credito Sportivo tramite un mutuo già richiesto dal Comune di Napoli, solo che per adesso la banca dello sport non ha nessuna intenzione di prestarli. C’è una clausola determinante per ottenere il finanziamento: bisogna presentare il bilancio preventivo già approvato, e a Napoli quel documento non è stato ancora approvato sicché, allo stato attuale, quei finanziamenti non possono essere nemmeno previsti. E se non arriveranno quei soldi non ci saranno i lavori. E se non ci saranno i lavori, l’Uefa non darà mai il permesso di giocare gare internazionali al San Paolo, tant’è che, per cautelarsi, il Napoli ha già messo un’opzione sullo stadio di Palermo dove potrebbe emigrare nel caso in cui i permessi non arrivassero. Il Comune, per tramite dell’assessore Ciro Borriello, s’è affrettato a spiegare che tutto andrà bene, che quel bilancio preventivo sarà presto approvato e che, subito dopo, il percorso della concessione del mutuo tornerà ad essere fluido. Desideriamo anche noi essere speranzosi ma non possiamo fare a meno di sottolineare che oggi, 27 luglio, il Credito Sportivo non concederebbe il mutuo al Comune di Napoli. Ed è proprio oggi che la commissione Uefa entrerà per la prima volta della stagione all’interno dello stadio. La società azzurra ha cercato di spiegare per le vie brevi che questa visita non ha nulla a che vedere con i controlli sull’impianto in vista della concessione dei permessi: gli inviati dei vertici calcistici continentali sarebbero qui soltanto per dare un’occhiata generica alle strutture della società, comprese quelle del settore giovanile. Insomma si tratterebbe solo di dare uno «sguardo» alla maniera in cui il Napoli si prepara ad affrontare la prossima stagione, nulla di determinante. La teoria è anche confermata dall’assessore allo Sport, Ciro Borriello, il quale ha sottolineato che gli ospiti si limiteranno a verificare soltanto e condizioni del manto erboso. E se, invece, si guardassero anche un po’ intorno? Cosa scoprirebbero? Partiamo dal lato positivo. L’impianto elettrico ha subito un buon intervento, così come il sistema di videosorveglianza. Anche una parte dell’impermiabilizzazione necessaria per evitare infiltrazioni e percolamento è stata effettuata e qualche bagno è stato riportato a nuova vita dopo la devastazione imposta dai tifosi. Però il vero progetto, quello che l’Uefa ha chiesto di mettere in campo, non è neanche partito, e si tratta di operazioni decisamente lunghe. C’è di buono, però, che quel documento è già pronto. È stato realizzato «in house» dal Servizio progettazione realizzazione e manutenzione impianti sportivi che si è avvalso della collaborazione di tre giovani esperti coinvolti nel programma «Garanzia Giovani». Nel rispetto delle richieste dell’Uefa il progetto prevede il cambiamento di tutti i sediolini sistemati sugli spalti che andranno sostituiti con scocche nuove, più resistenti e anche più comode per i tifosi. C’è, poi, una parte destinata all’impermeabilizzazione e alla sistemazione delle gradinate che sono fragili e in molti punti pericolose. È prevista la sistemazione dei piazzali, la messa in sicurezza dei cancelli interni e di intercorsa, delle ringhiere. Particolare attenzione ai pali d’illuminazione che vanno rivisti, risistemati e resi assolutamente sicuri. un capitolo a parte è destinato alla copertura che, in questo momento non può essere rivisitata né abolita: si prevede di integrarla rimettendo in sesto quella esistente. Sui bagni, poi, l’Uefa è stata categiorica, via i wc chimici, ai tifosi vanno riservati servizi igienici strutturati, così è già prevista la realizzazione di nuovi blocchi bagni oltre al rifacimento di parte di quelli esistenti. Il sistema di videosorveglianza ha già subito interventi. Mentre va assolutamente realizzata la sostituzione delle botole di accesso al campo che dovranno avere un sistema automatico di apertura e chiusura. Infine i lavori comprenderanno la ristrutturazione di palestre ed uffici che si trovano nei locali interrati, con la realizzazione di un serio impianto per il ricambio dell’aria.
Fonte: Il Mattino