APPROFONDIMENTO – Maggio in formato campionato, (Valdi)fiori appassiti
Sarri sceglie Sepe in porta, Ghoulam e Maggio sulle fasce, con il duo Chiriches – Koulibaly centralmente. In mezzo Valdifiori in cabina di regia, con Hamsik e David Lopez ai lati. Il portiere, se fossimo in periodo di pagelle scolastiche, leggerebbe al fianco del suo cognome un non classificato, visti gli zero tiri in porta del Trento. Il terzino algerino si fa notare soltanto per le battute arcuate da calcio d’angolo, mentre il dirimpettaio fa bene, quasi benissimo. Maggio, infatti, si dimostra propositivo in proiezione avanzata, anche grazie a una condizione fisica davvero invidiabile. Diventa uno sfogo importante per la manovra, ma manca di precisione in occasione dei cross. I centrali si fanno notare soprattutto in fase di prima costruzione del gioco, obbligati dalla poca autorità di Valdifiori vista questa sera a Trento. Hamsik spesso è costretto a giocare spalle alla porta, quando può, però, è bravo a collegare i reparti e imbucare la sfera in verticale. Male, invece, David Lopez che si limita sempre al compitino sintetizzato spesso nel passaggio in orizzontale. Nella seconda frazione cambiano i protagonisti: Albiol concretizza in rete i tanti schemi da fermo provati da Sarri in questi giorni, Hysaj viaggia di più rispetto a Strinic. Jorginho surclassa Valdifiori in termini di padronanza del gioco e capacità di giocare nel corto così come nel lungo tratto. Grassi performa meglio rispetto al primo test stagionale, mettendoci più coraggio e presenza ma resta un intermedio non adatto ai dettami di gioco che Sarri affida alla mezz’ala sinistra. Di Allan, invece, oltre alla solita determinazione, emerge un preoccupante ritardo di condizione. Il mister prende appunti, conscio che il Tren(t)o per la Champions passi per un’organizzazione di gioco da oliare di giorno in giorno.
A cura di Francesca Flavio