Giorni caldi. Da combattimento. La Paganese è convinta di farcela ancora una volta. Non si ferma, nemmeno nell’ordinaria amministrazione. Ieri, ad esempio, ha ufficializzato l’incarico di responsabilità della sicurezza all’amministratore delegato Filippo Raiola, come se fosse già campionato. Il motivo che ha indotto la Covisoc a bocciare la Paganese? E’ leggibile con la pubblicazione ufficiale del parere: «L’an (se sia dovuto) ed il quantum (quanto sia dovuto) dei tributi contestati non è posto in discussione da parte della stessa società, larga parte dei tributi contestati rappresentano pendenze fiscali che formavano già oggetto di una procedura di rateazione che, non essendo stata rispettata dalla società, è stata revocata dall’Agente della Riscossione per intervenuta decadenza». La sospensiva avuta la scorsa settimana dalla Commissione Tributaria quindi non ha valore alcuno per la Covisoc: l’organismo di vigilanza mette persino in dubbio la legittimità della Commissione a pronunciarsi in materia. Emerge dalla pubblicazione della motivazione che la Paganese è inadempiente nei confronti del Fisco per non aver pagato l’Iva dal 2008 al 2015 e l’Irap dal 2008 al 2014.
IL RICORSO. Anche quest’anno il protagonista legale del ricorso al Coni sarà l’avvocato romano Astolfo Di Amato. Le sue prime impressioni: «Il ricorso è praticamente pronto. Contiene tutti gli adempimenti e tutte le ragioni a sostegno della società. Così come avvenne lo scorso anno, speriamo che il Collegio di Garanzia del Coni ci dia ragione, anche perché è un contenzioso serio ed in esso contiene la sospensione del Tribunale Fallimentare avverso le richieste fatte dall’Agenzia delle Entrate». A fine mese, o al massimo nei primi giorni d’agosto, ci sarà l’udienza a Roma. Per i primi giorni della prossima settimana, è previsto un sit-in pacifico dei tifosi per spronare la classica politica cittadina a fare fronte comune con la società di calcio in una fase così delicata, in pratica da ultima spiaggia. Gli stessi tifosi martedì sera si sono recati in delegazione in via Filettine, sede del club, per manifestare il sostegno pieno alle ragioni del presidente Raffaele Trapani. Il fronte calcistico rimane desolatamente vuoto. E’ saltata la partecipazione al primo turno di Coppa Italia Tim a seguito della mancata iscrizione: il posto degli azzurro-stellati in tabellone è passato alla Juve Stabia.
Corriere dello Sport