Prende il via oggi la settimana di mercato che sarà caratterizzata da una serie di operazioni soltanto da definire, ma in grado di cambiare il volto ad almeno due reparti su tre della Juve Stabia. E’ praticamente fatta per l’ingaggio dei centrocampisti Stefano Salvi (arriva dal Lecce) e Paolo Capodaglio (della Casertana): entrambi sono ad un passo dalla firma. Si tratta di due innesti di esperienza e qualità per la squadra progettata dal patron Franco Manniello e dal direttore sportivo Pasquale Logiudice, due elementi grazie ai quali può procedere la rifondazione in mediana.
Sul versante della prima linea, invece, ci sono da segnalare gli ulteriori progressi nella trattativa che è stata avvaita qualche giorno fa con Davide Moscardelli (bomber di razza, al momento svincolato dopo l’esperienza di Lecce) ma anche l’importante ritorno di fiamma per Maikol Negro (che ha ben figurato nel Benevento promosso in B la scorsa stagione), uno dei nuovi volti figuranti da settimane sul taccuino gialloblù.
Il raduno. Intanto, prenderà il via dopodomani la stagione 2016/2017 della Juve Stabia. Sarà questo il momento del raduno al “Romeo Menti”: in calendario le canoniche visite mediche e i test atletici da giovedì a sabato (già pronta la tabella di lavoro, stilata dal neo-preparatore atletico Giuseppe Trepiccione). Domenica prossima, invece, ci sarà la partenza per il ritiro di Gubbio, con il quartier generale fissato all’Hotel Ubaldi.
Ormai è certo: al ritorno in sede, la squadra di Gaetano Fontana dovrà familiarizzare con il “Pinto” di Caserta, lo stadio che ospiterà le prime gare ufficiali di coppa e campionato, essendo il “Menti” interessato dal rifacimento del manto di gioco in sintetico, col passaggio indispensabile ormai ad fondo di nuova generazione. La Juve Stabia sperava di poter tornare a casa nel corso del mese di ottobre ma Il bando per l’assegnazione dei lavori di rifacimento non è stato ancora pubblicato. Si va, quindi, per le lunghe rispetto ai tempi ipotizzati in un primo momento da società e addetti ai lavori del comune. C’è il rischio, fondato, che l’esilio possa durare per tutto il girone d’andata con una ovvia complicazione del lavoro per allenatore e giocatori, e con i disagi che conseguiranno per i tifosi stabiesi desiderosi di seguire la propria squadra nelle gare interne.
Corriere dello Sport