ESCLUSIVA – A. Strizzi, il “padre” del drone: “Vi svelo i segreti del drone: quanti vantaggi per Sarri”
Direttamente da Dimaro-Folgarida, sede del ritiro estivo del Napoli, ilnapolionline ha avuto il piacere e l’onore di intervistare Antonio Strizzi, responsabile dell’azienda che brevetta e costruisce i famigerati droni, tanto cari a Maurizio Sarri. Queste le curiosità ed i segreti svelati ai nostri microfoni da parte del “padre” di questa tecnologia:
Come nasce il vostro rapporto col Napoli e per quale esigenza la società azzurra vi ha ingaggiati?
“La nostra società, al di là del servizio drone, è impegnata in tante altre attività, interagendo in un mondo molto più vasto come quello delle facility ed in generale degli impianti biotecnologici, del save energetico e simili. Per queste attività nasce l’esigenza di impiegare i droni che vengono utilizzati per realizzare aereofotogrammetrie e di conseguenza per eseguire poi manutenzioni su pannelli foltovoltaici, attraverso rilievi particolari, troppo costosi con altri mezzi. Altre attività svolte sono stewarding e acciglienza, ospitality, con diverse persone all’interno anche dello stadio San Paolo negli ultimi anni. Siamo partner del Napoli anche in altre attività dunque, ma nel 2014 abbiamo intuito un altro sbocco per l’utilizzo dei droni, proponendoci al calcio Napoli già dai tempi di Benitez, per sfrutterne le potenzialità a livello ludico, magari creare e postare video sui social. Questo però, non incrontrando la necessità del Napoli, rimase un bel progetto ma fine a sè stesso. Con l’arrivo di Sarri, il quale aveva già utilizzato i droni ad Empoli, il Napoli si è ricordato di noi per accontentare il suo nuovo allenatore. Siamo stati ben contenti di cominciare questo rapporto l’anno scorso proprio a Dimaro per poi proseguirlo nell’arco della stagione anche a Castel Volturno. Il nostro compito al centro tecnico è rispettare le richeste di Sarri, con determinate riprese durante gli allenamenti, pensare alla post-produzione ed al montaggio delle clip, in base alle richieste, ed al design.”
Quali sono le differenze tra un drone ed una comune telecamere da ripresa televisiva?
“La mobilità dall’alto ed il fatto di poter seguire in tempo reale ed in linea un’azione, un movimento o lo sviluppo di un modulo di gioco: tutto ciò rende il lavoro più efficace, è come avere la linea del fuorigioco che si vede nelle moviole in tv a portata di mano. L’angolazione inoltre è particolarmente efficace per tali attività. Tra i modelli di drone esistenti invece non esistono particolari differenze, ne esistono due tipi: esagottero e quadrigottero. Il primo raggiunge una velocità maggiore avendo ben 4 motori che lo alimentano, il secondo assicura maggiori garanzie di stabilità anche in situazioni di vento forte, più adatto per riprese statiche che dinamiche. Ciò che varia è la fluidità della ripresa, l’angolazione e la capacità di spostamento della telecamera: le spider che stiamo utilizzando in questo ritiro ha, ad esempio, la possibilità di ruotare a 180 gradi, anche se non occorre, ed è molto fluida nella ripresa.”
Quali sono i vantaggi e le potenzialità del drone?
“Questo dipende dalle richieste e dall’impegno nello studiare i movimenti e progettare un tipo di ripresa con un’angolazione diversa a seconda degli esercizi svolti. L’angolazione infatti varia di giorno in giorno, molte volte lo staff azzurro va anche per tentativi.”
C’è qualche richiesta particolare di Sarri, magari su un determinata situazione di gioco da riprendere?
“Gli esericizi vengono concordati di volta in volta con gli operatori e più di tanto non possiamo chiaramente svelare.”
Cosa riesce a cogliere un drone rispetto all’occhio umano?
“Il drone è un occhio umano che segue costantemente un’azione, riuscendone a cogliere i movimenti sempre dallo stesso punto di vista, nonostante appunto la mobilità del soggetto ripreso. Chiaramente poi, rispetto all’occhio umano, c’è la possibilità di recuperare qualcosa che è sfuggito attraverso il video.”
C’è l’idea di utilizzare questo strumento durante le partite, magari proprio al San Paolo?
“Allo stato attuale non è possibile perchè non consentito dai regolamenti di volo e dalle leggi vigenti. Non si può volare in una condizioni come quella dello stadio durante una partita, si rischia anche che un’interferenza possa mandare in tilt i sistemi. Sarebbe una situazione improponibile e pericolosa, oltretutto il drone può diventare anche bersaglio della tifoseria e non solo: un occhio che riprende non è sempre ben visto.”
A cura di Mario De Martino