Il punto della situazione – di R. Muni: “Una tempesta di parole”
Siamo ai primi caldi di luglio e la coppa America del centenario ha decretato la vittoria del Cile ai danni dell’Argentina di Higuaìn e Messi. Nel mentre, gli europei francesi si apprestano a vivere le emozioni delle due semifinali e le squadre di serie A, alla spicciolata, si apprestano a radunarsi prima di partire alla volta dei rispettivi ritiri precampionato, dando così ufficialmente inizio alla stagione 2016/2017. Ovviamente è il calciomercato, aperto ufficialmente anch’esso, a tenere banco su ogni mezzo di informazione e tra le chiacchiere dei tifosi. In questo scenario, il Napoli si è ritrovato, suo malgrado, a dover fronteggiare ad alcune esternazioni del manager di Gonzalo Higuaìn, suo fratello Nicolas. Parole che hanno avuto lo stesso effetto di una pietra lanciata in pieno volto, devastante come una calamità, che ha minato una delle pochissime certezze che i tifosi napoletani credevano di avere: la fedeltà del Pipita ai colori azzurri. Non è bastata, evidentemente, l’ultima pregevole stagione che Higuaìn ha regalato al Napoli e viceversa, la champions ritrovata e le ambizioni scudetto rimandate solo di pochi mesi. Così come non devono essere stati ritenuti sufficienti i milioni in più di ingaggio che il patron del Napoli avrebbe promesso al suo bomber, in caso di rinnovo contrattuale. La cocente delusione per la finale persa contro il Cile, con tanto di macroscopico errore di Higuaìn, deve aver giocato un brutto scherzo ai nervi del fratello manager del Pipita. Tuttavia, sparare a zero sul Napoli ed il suo progetto, sputare nel piatto in cui si continua a mangiare (almeno fino a prova contraria) ed essere indifferenti ad una tifoseria che ama talvolata in maniera invadente, ma senza dubbio in maniera schietta, viscerale ed incondizionata, sembra davvero troppo per poter scivolare addosso a tanti tifosi delusi. Una vera e propria tempesta di parole che di danni ne ha provocati e non pochi. Manco a dirlo, i mezzi di informazione si sono fiondati dentro la notizia per alimentare le più svariate ipotesi sul futuro del Pipita e sul suo sostituto in maglia azzurra. Andando a leggere dentro la sostanza delle parole proferite da Nicolas Higuaìn, delle quali suo fratello Gonzalo deve esserne responsabile, si legge il desiderio di tentare di vincere lo scudetto, l’ambizione di ripetere le gesta che solo al D10S sono riuscite in passato all’ombra del Vesuvio. E non c’è nulla di nuovo, se non nella forma, poiché anche Maradona, a suo tempo, chiese a Corrado Ferlaino, allora presidente del Napoli, di allestire una squadra che potesse finalmente portare il tricolore all’ombra del Vesuvio. Diego lo fece nelle stanze segrete del Napoli calcio, Higuaìn ha preferito farlo utilizzando l’enorme cassa mediatica che i media offrono nel ventunesimo secolo, portando a conoscenza di tutti lo stato attuale delle cose. Desta curiosità il silenzio di Aurelio De Laurentiis, assolutamente indecifrabile e lontano dai suoi canoni comportamentali e cresce l’impazienza di sentire cosa avrà da commentare il patron azzurro sulla vicenda Higuaìn. L’unica cosa certa è che questa tempesta di parole ha scosso la tifoseria napoletana ed il rapporto con il suo idolo, con il serio rischio che, sebbene si tenti di riattaccarne i cocci, i segni della spaccatura rimarranno incancellabili, come quelli che rimangono ben visibili quando si riattacca con la colla un vaso spaccato. Nel frattempo le chiacchiere di radio mercato impazzano alimentate dal sole estivo; i nomi accostati alla squadra di Sarri sono tanti, troppi e francamente ci sarebbe da spegnere televisioni e web onde evitare di farsi travolgere dal fiume di parole, spesso prive di qualsiasi fondamento di verità. I fatti dicono che il Napoli ha acquistato, ad oggi, il solo Tonelli che, si presume, prenderà il posto in squadra di Vasco Regini, tornato alla Samp dopo il prestito dello scorso inverno. Ed i fatti dicono pure che non è facile per Giuntoli portare a termine le trattative, anche quelle che radio mercato darebbe per trattative giunte ai dettagli…
Riccardo Muni