Ennesima riunione fiume a Villa San Sebastiano, ieri sera, tra Lotito, Mezzaroma e Fabiani. Simone Inzaghi non c’era. Almeno fino alla prima serata. Ma quasi certamente non c’è stato neppure dopo. L’ufficializzazione dell’allenatore di Piacenza alla guida della Salernitana è legata a filo doppio, almeno così sembra, a quella di Bielsa alla Lazio. Quando si sbloccherà quest’ultima, Simone Inzaghi verrà ufficializzato a Salerno. L’allenatore granata, quindi, c’è, ma non c’è ancora. Come i nuovi calciatori: ci sono, ma non vengono ufficializzati. Perché sarebbe paradossale prendere dei giocatori prima di aver preso l’allenatore: non solo forma, soprattutto sostanza. Anche se Fabiani ha parlato spesso con Inzaghino in questi giorni e quindi le operazioni di mercato sono condivise. Anzi, Inzaghi, come diremo dopo, avrebbe anche posto dei veti.
COLPI. I primi tre colpi messi a segno da Angelo Fabiani sono: Laverone, Vitale e Caccavallo. E’ come se fossero operazioni ufficiali, ma l’ufficializzazione non c’è ancora per il discorso precedente. Ieri mattina, accompagnato dal suo agente Francesco Iovino, Caccavallo ha varcato di nuovo la sede della Salernitana per definire gli ultimi dettagli di un contratto già abbozzato lo scorso 22 giugno. Classe 1987, Giuseppe Caccavallo ha messo a segno quindici gol, l’anno scorso, con la Paganese in Lega Pro. Ha firmato un triennale con il club di Lotito e Mezzaroma. Il suo futuro, però, potrebbe essere in prestito, lontano da Salerno. Sarà valutato in ritiro da Inzaghi. Lorenzo Laverone, di Bagno a Ripoli, ventisette anni, è un esterno destro con la vocazione di terzino. Si è svincolato dal Vicenza, con cui aveva un altro anno di contratto, ed ha firmato un biennale con la Salernitana. E’ fatta anche per Gigi Vitale, terzino sinistro, nelle ultime due stagioni alla Ternana, ex Napoli, svincolato. A sinistra arriverà anche Agostino Garofalo, la scorsa stagione al Novara, cresciuto nel settore giovanile della Salernitana e con otto presenze in B con la maglia granata nella stagione 2002/2003. In dirittura d’arrivo anche la trattativa col centrocampista sloveno Armin Bacinovic, che giorni fa annunciò su Facebook il proprio trasferimento in granata. Anche l’ex Lanciano firmerà un contratto biennale. Poi ci sono le trattative avviate: con Munari del Cagliari (bisognerà vincere la concorrenza di Spal e Verona), con Rosina del Catania e con Roberto Insigne del Napoli. Fabiani è fiducioso sia per Munari che per Rosina. Per quanto riguarda Carlini, il dg granata a Picenotime ha detto che «c’è stato solo uno scambio di idee col suo agente, Zavaglia, ma niente di concreto. Le caratteristiche di Carlini non si sposano col credo del nostro nuovo allenatore». Tradotto: su Carlini c’è il veto di Inzaghi. A proposito di Rosina, invece, il calciatore lascia intendere di voler dimostrare di poter ancora giocare in serie A. «Se non dovesse arrivare una chiamata dalla massima categoria, mi piacerebbe provare a riconquistarla sul campo», ha detto.
KUKOC. Nell’era degli annunci social capita anche che un calciatore annunci qualcosa di cui il suo agente e l’eventuale società di destinazione non sanno nulla. Il croato Tonci Kukoc Petraello, polivalente mancino classe 1990, svincolato dal Como, ha lasciato intendere con un commento su Instagram che il 15 luglio sarà a Salerno per il raduno in un post di sfottò nei confronti di Simone Zaza, dopo il calcio di rigore sbagliato dallo juventino contro la Germania agli Europei. «Vieni il 15 luglio a Salerno, ti dimostro io come tirare un rigore», ha scritto Kukoc.
Corriere dello Sport