Perchè sondare calciatori che in partenza non possiamo permetterci?
Il Napoli va a “toccare” calciatori che già in partenza non sono alla portata. Lo era Meunier, che aveva già detto no lo scorso inverno e che infatti è finito al Psg. Una sorte non molto diversa sarà quella di Witsel, che pur dimostrando apprezzamento per l’interesse, non può certo più che dimezzarsi il lauto ingaggio di 4,2 milioni che prende allo Zenit. E purtroppo anche il nome più “commestibile”, quello di Herrera, si sta complicando. Da capire se davvero il Porto gioca sporco, o se il Napoli non è così vicino al giocatore come sembra. Ma a quanto pare la richiesta dei portoghesi è salita a ben 27 milioni di euro. Con questa richiesta non se ne farà nulla. Più che aggiungere nomi ogni giorno (o meglio, ogni sera come talvolta succede) bisognerebbe togliere quei nomi che non sono alla portata. Tipo Milik, il bravo attaccante polacco, che il Napoli sembra seguire tentando un colpo ad effetto. E un altro nome che convince ben poco i tifosi è quello di Piotr Zielinski. Aveva rifiutato a più riprese e senza esitare il Napoli già qualche settimana fa. Dopo l’esperienza all’Empoli voleva l’Inghilterra, e in particolare il Liverpool. Ma la società inglese non si è fatta viva, per questo il Napoli ci prova e ci crede. Il calciatore, che si sta facendo una ragione del no del Liverpool (ammesso che non si rifacciano vivi) neanche stavolta ha detto sì al Napoli. Dopo il secco rifiuto di qualche settimana fa, ora Zielinski tiene il club azzurro sulle spine e aspetta offerte. Il Napoli, a quanto pare, è l’ultima scelta. Ma è giusto che debba essere così? Una squadra che è arrivata secondo e che farà la Champions League, perché deve incassare tutti questi no e penare in un mercato che piano piano sta prendendo forma? Forse la strategia giusta è quella di andare soltanto sui calciatori giusti, quello che il Napoli può effettivamente prendere. Fonte: Il Roma