EURO 2016 – Tanti sbadigli, poi un finale folle: Portogallo ai quarti, al 117′ Quaresma firma l’1-0 sulla Croazia

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Non succede niente per 110′, poi dieci minuti finali di assoluta follia calcistica. Così si può riassumere l’ottavo di finale tra Croazia e Portogallo, che ha visto questi ultimi qualificarsi per i quarti grazie ad un gol del subentrato Quaresma dopo novanta minuti più quindici del primo supplementare da sbadigli.
Entrambe le compagini cambiano qualcosa rispetto agli ultimi match disputati: Cacic propone a sorpresa il terzino partenopeo Ivan Strinic, Vida e Brozovic per Pjaca, mentre tornano dal primo minuto Modric, reduce da un piccolo infortunio, e Mandzukic, che aveva lasciato il posto ad un ottimo Kalinic nella sfida alla Spagna; Fernando Santos cambia addirittura tre quarti della difesa (Cedric, Fonte e Guerreiro al posto di Viereirinha, Ricardo Carvalho ed Eliseu) e Adrien Silva per Joao Moutinho in mezzo al campo. Davanti ci sono le speranze di tutti i portoghesi Nani ma soprattutto Cristiano Ronaldo.
Il primo tempo è bloccatissimo, con i croati a gestire il possesso palla e i portoghesi che sorprendentemente si trovano a loro agio nel rimanere sotto la linea della palla e nel difendersi con ordine; dopo una prima mezz’ora di tanta tattica e tanti sbadigli arriva la prima e unica occasione della prima frazione col difensore del Real Madrid Pepe che colpisce da solo di testa in area di rigore ma manda di poco alto da buona posizione.
Nella ripresa Fernando Santos si gioca subito la carta del ’97 neo-Bayern Monaco Renato Sanches, che ha subito una buona chance da fuori area ma calcia malissimo a lato. Al 62’ arriva la risposta della Croazia con Vida che di testa anticipa il compagno Mandzukic su una punizione tagliata di Srna senza però trovare la porta; sul ribaltamento di fronte un episodio discutibile in area di rigore croata, con Strinic che nel tentativo di anticipare Nani gli rifila un calcione che né l’arbitro né l’assistente di porta vedono, negando un rigore solare al Portogallo.
Al 90’ Portogallo e Croazia avranno totalizzato la bellezza di zero tiri in porta, dato che non si verificava dagli Europei del 1980, dal quale ne consegue un inevitabile 0-0 che vuol dire supplementari.
Nel primo dei due extra-time succede quanto successo nei primi novanta minuti, ossia niente, mentre nel secondo la partita cambia completamente con l’entrata di Marco Pjaça, gioiellino della Dinamo Zagabria che tanto piace alla Fiorentina. Prima Vida sfiora nuovamente il gol con l’ennesimo colpo di testa, due minuti dopo Perisic colpisce il palo di testa, ma sul ribaltamento di fronte passa il Portogallo: Renato Sanches guida il contropiede, appoggia per Nani che serve magnificamente dall’altra parte Cristiano Ronaldo; Subasic si supera d’istinto, ma sulla ribattuta arriva Quaresma che fa esplodere il settore portoghese. Nei minuti di recupero è ancora Pjaça (perché in panchina per 110’?) a creare scompiglio nell’area di rigore, ma Vida spreca la sua terza e ultima occasione sparando di nuovo al lato in mischia. Croazia che dopo il primo posto del girone viene eliminata, Portogallo avanti ai quarti dove troverà la Polonia, che ha superato nel pomeriggio la Svizzera ai calci di rigore.

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Croazia (4-2-3-1): Subasic; Srna, Corluka (120’ Kramaric), Vida, Strinic; Modric, Badelj; Brozovic, Rakitic (110’ Pjaça), Perisic; Mandzukic (88’ Kalinic). All. Cacic

Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerreiro; Joao Mario (87’ Quaresma), Adrien Silva (108’ Danilo), William Carvalho, André Gomes (50’ R. Sanches); Ronaldo, Nani. All. Fernando Santos

Marcatori: 117’ Quaresma.

Ammoniti: 78’ William Carvalho (P).

A cura di Marco Prestisimone

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