Si sta mettendo in moto lentamente il Benevento dopo l’impasse societaria. In attesa di conoscere il nome del nuovo presidente, la società ieri ha presentato gli incartamenti richiesti alla Covisoc ed ha avviato ogni cosa per il completo riassetto, facendo concreti passi avanti per arrivare all’iscrizione alla serie B. Lo sblocco della società ha consentito al diesse Di Somma di rimettersi nuovamente in moto per la costruzione della nuova squadra. E’ evidente che l’accelerata definitiva dovrebbe esserci nella settimana prossima, quando ci sarà l’annuncio del nuovo allenatore dopo le dimissioni di Auteri. Appare sempre più improbabile che il protagonista dell’impresa torni sulla panchina che è stata sua nel campionato della promozione, il Benevento ha intrapreso altre strade.
In attesa dell’ufficializzazione del nuovo tecnico, Di Somma ha pressoché definito il prestito dal Bologna del portiere, classe ‘91, Filippo Perucchini. Il ragazzo di Bergamo, punto di forza del Lecce di Braglia nell’ultimo campionato di Lega Pro, sarà l’alter ego di Piergraziano Gori tra i pali della porta giallorossa. Ovviamente quella
del portiere non è l’unica pista seguita dal diesse giallorosso che ha messo le mani su parecchi giovani di avvenire (Puskas dell’Inter, Cassata e Favilli della Juventus), ma che attende l’arrivo del nuovo tecnico per stringere il cerchio. Un problema da risolvere resta quello di sfrondare il poderoso organico che il Benevento si ritrova (una trentina di giocatori). Di Somma ha ribadito che tra quelli che rientrano dopo i prestiti quasi nessuno rimarrà con la squadra giallorossa. Un’eccezione può essere Mamadou Kanoutè (’93), il giovane senegalese che ha giocato in prestito nell’Ischia e che ha chiuso la stagione con 9 gol all’attivo. Il ragazzo ha richieste da tutta la Lega Pro, ma partirà con la squadra giallorossa per il ritiro del Mancini Park Hotel di Roma per essere visionato dall’allenatore. Sul fronte uscite ci sono richieste da parte del Fondi, che aspetta il ripescaggio in Lega Pro, per Mucciante, Piscitelli e Cruciani.
Corriere dello Sport