Biancocelesti contro la Roja – Higuian vuole il riscatto contro il Cile che non lo fece dormire
Vediamo se questa volta per Gonzalo Higuain e Leo Messi è la volta buona per vincere qualcosa con la propria nazionale: una doppietta del Pipita, un gol della Pulce Messi e un altro di Lavezzi consegnano all’Argentina la terza finale in due anni (Coppa del Mondo 2014, Coppa America 2015). «È una gioia incredibile». Gonzalo giocherà la terza finale della sua vita. Urla, corre, piange, mostra i pugni, ride. Deve liberarsi dalla paura di essere ancora incolpato come un falso eroe: è stato suo uno degli errori dal dischetto nella finale con il Cile di dodici mesi fa; è stato sbagliata da lui l’occasione-gol, tutto solo davanti a Neuer, a Rio due anni fa. Ha un’altra occasione, Gonzalo e sempre contro il Cile. Nel suo anno di grazia. In Italia ha cancellato il vecchio record di Nordahl che resisteva dal 49-50, con la doppietta di ieri è a un solo gol da Maradona. Sì, perché a Napoli e in Argentina c’è sempre un Maradona da inseguire per Higuain. Quando Diego vinse in Messico, Gonzalo non era neppure nato, quando perse in Italia aveva tre anni. Ora l’Argentina vuole finalmente alzare un trofeo, che sarebbe il suo primo per la Seleccion dal 1993 a questa parte. La finalissima della Coppa America del centenario è in programma domenica 26 a East Rutherford (le 2 del mattino di lunedì 27 in Italia). In patria, le copertine non sono per Higuain ma sono tutte per Messi: con il gol realizzazato agli Stati Uniti ha superato Gabriel Batistuta come massimo goleador nella storia dell’Argentina. Questi primati, si sa, sono belli solo se si vince anche qualcosa. Una grande festa in Argentina, che ricorda in queste ore i 30 anni della partita con l’Inghilterra, della Mano de Dios, il gol del secolo. Per Higuain sono adesso 4 i gol in Coppa America: in totale adesso sono 42 le reti realizzate in questa stagione da sogno per il bomber azzurro. Tra quattro giorni ci sarà la finale. Poi il Pipita partirà per le vacanze. Il contratto prevede 21 giorni di riposo: lo scorso anno l’ultimo atto della Coppa America si celebrò il 4 luglio e il 26 Gonzalo era in ritiro a Dimaro. D’altronde l’argentino è l’uomo simbolo di questo Napoli, tant’è che il suo volto gioioso appare in primo piano sui manifesti del ritiro 2016 assieme a quelli di Jorginho, Insigne, Allan e Hamsik. In pratica, anche quest’anno Higuain dovrebbe raggiungere la comitiva azzurra e Sarri in Val di Sole, per la gioia
degli organizzatori del ritiro azzurro. La data orientativa del rientro è il 20 luglio, ma è chiaro che se l’argentino dovesse chiedere qualche giorno di relax in più difficilmente troverebbe il muro del club azzurro. Il muro che, al contrario, De Laurentiis ha alzato nei confronti dei peretedenti: il Chelsea e il Liverpool continuano il pressing ma il Napoli non ha ancora avuto una vera e propria offera. «Me lo tengo con me per sempre», ha detto il patron. Vedremo se sarà così. Al ritorno in Italia, in ogni caso, è atteso da un nuovo contratto, quello che il Napoli si prepara a offrirgli. Fonte: Il m attino